2011-04-16 14:43:44

Messaggio per la Pasqua del segretario del Consiglio Mondiale delle Chiese


“Che la celebrazione della Pasqua possa assumere un significato sempre più ecumenico”. Questo l’augurio del segretario generale del Consiglio Mondiale delle Chiese (Wcc), il pastore norvegese Olav Fykse Tveit espresso in una nota riportata dall’Osservatore Romano. Il responsabile dell’organizzazione ecumenica con sede a Ginevra, in Svizzera, sottolinea che quest’anno la data della celebrazione della Pasqua, il 24 aprile, coincide sia per i cristiani di tradizione orientale, sia per quelli di tradizione occidentale. “In un mondo diviso dalla povertà e dalla violenza – afferma - è importante che noi parliamo a una sola voce nel testimoniare con azioni e parole che il Cristo crocifisso è risorto”. E’ la quinta volta nel corso dell’ultimo decennio – prosegue – “che i fedeli delle diverse tradizioni cristiane celebrano in coincidenza la data dell’importante festività cristiana”. Tuttavia, vista la differenza tra il calendario giuliano, seguito dagli ortodossi, e quello gregoriano, utilizzato invece dai fedeli occidentali, per riavere questa coincidenza bisogna attendere la Pasqua del 2017 e quella del 2025. “Dal 1980 in poi — ricorda il pastore Fykse Tveit — un significativo lavoro è stato intrapreso dai leader religiosi ortodossi appartenenti ad ambedue le tradizioni per concordare una data comune”. Il lavoro è stato ripreso nella riunione del 1997 ad Aleppo, in Siria. “In questo incontro, promosso congiuntamente dal Wcc e il Consiglio delle Chiese del Medio Oriente, i leader religiosi hanno raggiunto un accordo per una proposta capace di far celebrare la Pasqua in un’unica data sia ai cristiani d’Oriente sia a quelli d’Occidente”. Ponendo lo sguardo verso l’immediato futuro, il segretario generale del Wcc ha augurato che “nel prossimo decennio, i cristiani di diverse tradizioni possano lavorare insieme in un clima di fiducia reciproca e di responsabilità. Solo in questo modo si potrà finalmente raggiungere un accordo sulla data comune per la celebrazione della Pasqua. Questa data potrà essere più facilmente stabilita se la decisione finale verrà ispirata da quanto è stato precedentemente esaminato nel corso della riunione ad Aleppo”. In questi giorni, il pastore Fykse Tveit ha ribadito l’appello affinché i fedeli appartenenti a diverse comunità si rivolgano inviti reciproci a condividere la tavola e a spezzare insieme il pane durante i cinquanta giorni successivi alla celebrazione della risurrezione di Cristo. “Queste mense condivise — ha sottolineato — potrebbero essere un modo di celebrare l’amore di Dio e come noi siamo capaci di essere ‘solo uno’, in un mondo dove predominano la giustizia e la gioia”. (E.B.)







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