Predica di Quaresima di padre Cantalamessa: l'amore cristiano ha rilevanza sociale
Padre Raniero Cantalamessa ha tenuto oggi, nella Cappella “Redemptoris Mater” in Vaticano,
la sua quarta e ultima predica di Quaresima, alla presenza del Papa e della Curia
Romana. Il predicatore della Casa Pontificia ha affrontato il tema della rilevanza
sociale del Vangelo: infatti – ha sottolineato – l’amore cristiano deve essere fattivo,
deve cioè tradursi in gesti concreti di carità che – tra l'altro, come afferma Gesù
– costituiranno la materia del Giudizio finale.
“Gli storici della Chiesa –
ha proseguito il religioso cappuccino - vedono in questo spirito di solidarietà fraterna
uno dei fattori principali” della missione e propagazione del cristianesimo nei primi
tre secoli. Tutto ciò “si tradusse in iniziative - e più tardi in istituzioni - apposite
per la cura degli infermi, sostegno alle vedove e agli orfani, aiuto ai carcerati,
mense per i poveri, assistenza ai forestieri”. L’epoca moderna, soprattutto l’Ottocento,
ha segnato “una svolta, portando alla ribalta il problema sociale. Si è preso atto
che non basta provvedere caso per caso al bisogno dei poveri e degli oppressi, ma
che occorre agire sulle strutture che creano i poveri e gli oppressi”. Da qui è nata
la dottrina sociale della Chiesa.
“Il Vangelo – ha tuttavia ricordato padre
Cantalamessa - non fornisce soluzioni dirette ai problemi sociali”, ma contiene “dei
principi che si prestano a elaborare risposte concrete alle diverse situazione storiche”.
E poiché “le situazioni e i problemi sociali cambiano di epoca in epoca, il cristiano
è chiamato a incarnare di volta in volta i principi del Vangelo nella situazione del
momento. L’apporto delle Encicliche sociali dei Papi è precisamente questo – ha concluso
il predicatore della Casa Pontificia - : esse si susseguono, riprendendo ognuna il
discorso dal punto in cui l’hanno lasciato le precedenti” e “lo aggiornano in base
alle istanze nuove emerse in una società” e “anche in base a una interrogazione sempre
nuova della Parola di Dio”.