2011-04-15 12:54:01

I vescovi del Guatemala: negli Usa aumentate le violazioni contro i diritti dei migranti


Nelle ultime settimane, negli Stati Uniti, è aumentato il controllo sui flussi migratori provenienti dal sud del Continente americano, con misure che molte volte vìolano la dignità della persona. E’ quanto denunciano, in un documento, i vescovi della Conferenza episcopale del Guatemala che definiscono l’esperienza vissuta da migliaia di migranti una “vera e propria via crucis”. Su questo documento si sofferma, al microfono di Fabio Colagrande, il nostro collega Luis Badilla, esperto di questioni latinoamericane:RealAudioMP3

R. – Succede, come denunciano i vescovi del Guatemala, che da diverse settimane si è scatenato un modo di agire contro queste persone, con il pretesto di applicare la legge – a volte in modo molto arbitrario – che ferisce gravemente la dignità di queste persone. Questo è un documento molto ampio in cui si elencano diverse situazioni, si fanno diverse denunce, in particolare quelle che riguardano le deportazioni. Negli Stati Uniti, da mesi si deportano le persone che vengono ritenute “migranti illegali”. Con queste pretesto, vengono deportati il padre e la madre, e spesso negli Stati Uniti vengono lasciati i figli, soli … La Chiesa statunitense ha dovuto istituire strutture per poter dare protezione a molti bambini – addirittura – o adolescenti che rimangono soli negli Stati Uniti! Quello che i vescovi del Guatemala vogliono dire – oltre a descrivere molte situazioni specifiche come queste delle deportazioni – è che qui non si deve confondere la lotta contro i flussi migratori illegali con l’umiliazione della dignità umana. Purtroppo sta accadendo proprio questo! E non sta accadendo solo negli Stati Uniti: sta accadendo anche in altre parti del mondo!

D. – I vescovi non risparmiano parole dure e poi sottolineano anche l’importanza – dal punto di vista del magistero del Papa, spesso rivolto in questa direzione – di tutelare la famiglia migrante nella sua interezza, in qualche modo anche di favorire i ricongiungimenti familiari …

R. – Certo, perché i vescovi ricordano che questi flussi migratori planetari sono – nell’aggravarsi degli ultimi anni – un sottoprodotto della globalizzazione. I flussi sono sempre esistiti, ma negli ultimi due-tre anni sono aumentati in diverse regioni del mondo. Questo non è altro che un sottoprodotto di una politica economica planetaria che concentra tutta la ricchezza in determinate zone del mondo e concentrandola lì, questa ricchezza in qualche modo si auto-finanzia a spese della povertà di altre regioni del mondo. Questa povertà che viene creata in altre zone del mondo, determina l’aumento quasi vertiginoso dei flussi migratori verso i poli della ricchezza. Dobbiamo tener presente che si tratta di esseri umani che vanno rispettati, anche perché queste persone – e lo scrivono, i vescovi – non sono colpevoli né del fatto che esistano mafie che si arricchiscono con il traffico di esseri umani, né del fatto che i loro Paesi di origine siano poveri mentre altri sono ricchi … (gf)







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