I nuovi media tra Chiesa e giovani al Forum della comunicazione sociale al Regina
Apostolurum
La comunicazione giovanile nell’era digitale è stato il tema di un convegno che si
è svolto ieri all’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma, con il patrocinio
del Pontificio Consiglio della Cultura. Obiettivo del forum è stato quello di dare
una risposta alle parole del Papa sull’uso della Chiesa dei nuovi linguaggi e delle
nuove tecnologie per comunicare a tutte le genti il Vangelo di salvezza. Tra i numerosi
interventi mons. Domenico Sigalini, vescovo di Palestrina, ha analizzato il rapporto
tra giovani, mass media e libertà. Il riferimento è stato ai grandi movimenti di popolo
nell’Africa mediterranea, che hanno dimostrato come la libertà sia “la domanda di
giustizia di gran lunga più sentita dai giovani”. E in questa lotta dagli esiti incerti,
i mass media possono essere “un grande sostegno o un affossamento definitivo”. Mons.
Paul Tighe, Segretario del Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali, nel suo
discorso ha parlato invece di “divario digitale”, sottolineando come “oggi il confronto
tra le generazioni sembra essere determinato soprattutto da un’accelerazione tecnologica
che impone un diverso ‘linguaggio’, o meglio un diverso modo di esprimersi, ma anche
una differente cultura”. E se per i giovani la connessione con il resto del mondo
è scontata, per le altre generazioni “è miracolosa” e quegli stessi strumenti, come
internet, “hanno il valore di un vero e proprio ‘dono’, concesso all’umanità per approfittare
delle innumerevoli potenzialità che ne derivano”. (M.R.)