Costa d’Avorio: Il Consiglio di Sicurezza chiede la formazione di un governo inclusivo
Il Consiglio di Sicurezza ha incoraggiato il Presidente della Costa d’Avorio, Alassane
Outtara, a formare un governo di ampio spettro, ora che egli sta assumendo le proprie
responsabilità come capo dello stato in seguito della resa del suo predecessore, Laurent
Gbagbo, che fino a qualche giorno fa si rifiutava di cedere il potere dopo la sua
sconfitta nell’elezione presidenziale dell’anno scorso.
“I membri del Consiglio
di Sicurezza esortano tutti gli ivoriani ad astenersi da qualsiasi rappresaglia, vendetta
o provocazione, di esercitare la massima moderazione e di lavorare insieme per promuovere
la riconciliazione nazionale e ristabilire una pace duratura attraverso il dialogo
e la consultazione”, ha detto l’ambasciatore Néstor Osorio della Colombia, che detiene
la presidenza del Consiglio a rotazione mensile.
Il rifiuto di Gbagbo di dimettersi
dopo aver perso le elezioni certificate dalle Nazioni Unite lo scorso novembre ha
avviato una spirale di devastazione nel paese, con quattro mesi di violenza causati
dal confronto tra le sue truppe e le forze fedeli ad Alassane Ouattare. Laurent Gbagbo
si è infine arreso lunedì ed è stato preso in custodia.
Il Consiglio ha accolto
l’impegno di Alassane Ouattare di indagare sulle presunte violazioni dei diritti umani
e ha ribadito che i responsabili delle violazioni devono essere perseguiti per i loro
crimini indipendentemente dalla loro appartenenza politica. Inoltre, il Consiglio
ha accolto con favore l’appello del Presidente alla giustizia e alla riconciliazione,
come anche la sua decisione di instituire una Commissione per la Verità e la Riconciliazione.
Il Consiglio ha poi incoraggiato il governo a cooperare strettamente con la
Commissione Indipendente di Inchiesta istituita dal Consiglio per i Diritti Umani
delle Nazioni Unite, e ha esortato le autorità a garantire la sicurezza e un trattamento
equo e giusto a Laurent Gbagbo e al suo seguito.
Il Consiglio ha espresso preoccupazioni
per i resoconti di violenza diffusa e intimidazione nella capitale commerciale di
Abidjan, e ha raccomandato a tutti i combattenti armati illegali di deporre immediatamente
le armi e consegnarle direttamente alle autorità.
Il Consiglio ha infine incoraggiato
la missione di pace delle Nazioni Unite in Costa d’Avorio (UNOCI) ad aiutare il governo
nell’affrontare priorità quali disarmo, sicurezza, ordine pubblico e stato di diritto
in tutto il paese e a facilitare la consegna degli aiuti e la protezione dei civili.