Corea del Nord: oltre 50mila cristiani in campi di prigionia
Diritti umani calpestati, libertà di religione negata, più di 50mila cristiani in
campi di prigionia per la loro fede: questo il rapporto di “Open doors” sulla situazione
in Corea del Nord, che secondo la Ong detiene la “maglia nera” in tema di rispetto
della libertà di coscienza e di religione nel mondo. Come riferisce l’agenzia Fides,
il sistema giudiziario in Corea del Nord manca di indipendenza rispetto al regime.
Oltre al potere giudiziario dei tribunali ordinari, esisterebbe un “sistema di giustizia
parallelo” che non rispetta nessuna delle garanzie processuali per l’accusato e che
serve a esercitare maggiore controllo sui cittadini. La libertà di religione è negata,
così come quella di coscienza, opinione, religione e associazione. Nonostante la difficile
situazione, si calcola che attualmente i cristiani presenti in Corea del Nord siano
circa 400mila (pari al 2% della popolazione). (G.P.)