2011-04-14 16:27:58

Corea del Nord: oltre 50mila cristiani in campi di prigionia


Diritti umani calpestati, libertà di religione negata, oltre 50 mila cristiani in campi di prigionia per la loro fede, vittime di un sistema giudiziario basato sull’ideologia del regime: il drammatico quadro della Corea del Nord, tracciato nel Rapporto 2011 dell’Ong americana “Open Doors”. Al Paese asiatico – riferisce l’agenzia Fides - viene assegnata la “maglia nera” nel mondo per le violazioni alla libertà di coscienza e di religione. La grave situazione è confermata da Marzuki Darusman, nuovo Osservatore speciale Onu per i Diritti umani nel Nord Corea. Nel rapporto presentato al Consiglio Onu per i Diritti Umani di Ginevra, si spiega che il sistema giudiziario nordocoreano manca di indipendenza rispetto al regime. Oltre al potere giudiziario dei Tribunali ordinari, esiste nel Paese un “sistema di giustizia parallelo”, che poggia - spiega il Rapporto Onu – su una serie di provvedimenti come la “Legge sul Controllo della Sicurezza Nazionale” ed organismi che possono giudicare le persona: il "Comitato di Giudizio dei Compagni"; il “Comitato di guida per la vita nella legalità socialista”; il “Comitato di Sicurezza”. Tutti i cittadini coreani o stranieri sottoposti ai verdetti di questi organi sono spediti in campi di prigionia, sottoposti a torture e a trattamenti crudeli e disumani. I dissidenti politici con le loro famiglie, spesso detenuti a vita, subiscono la fame e il lavoro forzato. Fra costoro vi sono anche i prigionieri per motivi di coscienza e di religione. Secondo “Open Doors” vi sono oltre 50 mila cristiani detenuti, su circa 400 mila - il 2% della popolazione - presenti nel Paese. Fra i centri di detenzione vi sono: il “Gwanliso” (campo di lavoro per detenuti di coscienza); il “Gyohwaso” (campo di lavoro per prigionieri di lunga durata); il “Jipgyulso” (prigione semplice); il “Rodongdanryundae” (carcere di lavoro). La libertà di religione in Corea del Nord è totalmente negata, come quella di coscienza, di opinione, di pacifica associazione. Secondo le testimonianze di persone fuggite dal Paese, il regime continua un’intensa propaganda anti-religiosa e perseguita le persone impegnate in attività confessionali anche private. Il regime afferma che la “Juche”, l’ideologia ufficiale dello Stato, è l'unico sistema di pensiero e di credo permesso. In questo contesto sarà processato il missionario cristiano, Jun Young-Su, laico, cittadino americano, della chiesa di Orange County, in California. E’ accusato di “crimini contro la nazione”. Secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa ufficiale del regime, il missionario viaggiava nel Paese asiatico nelle vesti di imprenditore e avrebbe compiuto attività religiose e di proselitismo non autorizzate. Il Dipartimento di Stato Usa ne ha richiesto il rilascio per motivi umanitari. Il suo caso ricorda quello di un altro missionario americano, Robert Park, entrato in Nord Corea nel Natale 2009 per richiamare l’attenzione del mondo sugli abusi dei diritti umani e della libertà religiosa nel Paese, che venne arrestato e poi espulso. Per esprimere solidarietà e vicinanza spirituale al missionario, i cristiani si mobiliteranno per la “Settimana di Preghiera per la Libertà in Nord Corea”, che si terrà da 24 al 30 aprile in tutto il mondo, lanciata dalla Ong americana “Open Doors”, Intanto nei giorni scorsi a Seul un network di organizzazioni religiose, “Religious Solidarity for Reconciliation and Peace of Korea”, ha chiesto ufficialmente al governo sudcoreano di riprendere le operazioni umanitarie verso il Nord, a beneficio della popolazione che soffre per la fame e la malnutrizione. Oltre 600 leader religiosi buddisti, cristiani e di altre fedi hanno firmato e consegnato una petizione che chiede a Seul di riattivare prontamente i canali umanitari. Secondo i leader, l’opera umanitaria, del tutto indipendente dalle ragioni politiche, costituisce comunque un utile canale di dialogo e di contatto aperto, grazie al quale è più facile discutere e risolvere, indirettamente, anche questioni di natura diplomatica. (R.G.)







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