Svizzera: i vescovi chiedono ai fedeli di sostenere l’Action de Carême
“Una Quaresima come piace a Dio”: si intitola così la nota che la Conferenza episcopale
svizzera (Ces) ha indirizzato a tutti i fedeli, chiedendo il loro sostegno per Action
de Carême, l’organizzazione di cooperazione internazionale dei cattolici elvetici.
“La Quaresima – si legge nel documento a firma di mons. Norbert Brunner, presidente
della Ces – è un tempo di preparazione alla festa di Pasqua ed invita i cristiani
a riflettere sul proprio stile di vita, sul rapporto con Dio e con i propri simili”,
e “sulle questioni della solidarietà, della spiritualità e del cambiamento del modo
di vivere”. Per questo, “da oltre 50 anni, la colletta di Quaresima appare come il
simbolo di Action de Carême, ovvero simbolo vivente della condivisione e della riflessione”.
Quindi, la Chiesa svizzera si sofferma sull’importanza di “proteggere e preservare
il Creato”, poiché “chiunque voglia affrontare la Quaresima con serietà, non può sfuggire
alla questione urgente dello sviluppo duraturo, comprendente aspetti ecologici, economici,
sociali e religiosi”. E tra le situazioni più drammatiche, i vescovi svizzeri citano
la Repubblica Democratica del Congo, in cui la popolazione vive “nell’estrema povertà
e nell’insicurezza”, nonostante le risorse naturali siano abbondanti e “contribuiscano
al buon funzionamento dell’economia mondiale”. Nel Paese africano, Action de Carême
“coopera attivamente con la Chiesa locale che si batte per i diritti dei poveri”,
poiché “non si può restare indifferenti di fronte agli sfollati, agli affamati, a
coloro che vengono torturati e uccisi nei conflitti”. Ma, conclude quindi la nota
dei vescovi svizzeri, “la Chiesa non li abbandonerà. Noi ci impegniamo perché venga
il Regno di Dio e trionfi la sua giustizia”. (I.P.)