Azerbaigian: proibita ogni attività ai gruppi religiosi non registrati e i permessi
tardano
La nuova legge sulla libertà religiosa in Azerbaigian proibisce qualsiasi attività
ai gruppi e movimenti religiosi non registrati, persino di riunirsi per pregare o
leggere testi sacri. Sarebbero oltre 300 le comunità religiose - riferisce l'agenzia
AsiaNews - che hanno già chiesto la registrazione, ma questa tarda ad arrivare. La
riforma del dicembre 2010 è stata presentata sulla carta come un utile strumento contro
il terrorismo islamico, ma di fatto vari gruppi cristiani, islamici e di altre confessioni,
in attesa del riconoscimento, subiscono incursioni della Polizia ed arresti per la
loro “illegale” attività religiosa. Intanto il presidente Ilham Aliev il 7 aprile,
aprendo a Baku i lavori del Forum mondiale per il dialogo interculturale, si è compiaciuto
che “in Azerbaigian c’è un alto livello di tolleranza etnica e religiosa”, “questa
è la fonte della nostra forza”, ha detto, aggiungendo che “La libertà di religione
e la libertà di coscienza” sono una realtà in Azerbaigian. (R.G.)