In Libia si combatte ancora. Dibattito in corso sulla possibile uscita di scena di
Gheddafi
Muammar Gheddafi e la sua famiglia devono lasciare il potere, con queste parole il
capo del Consiglio di Bengasi, Mustafa Jalil, ha respinto l’ipotesi di negoziato con
il regime di Tripoli formulata dall’Unione Africana. Intanto, proseguono le operazioni
militari della Nato per colpire le installazioni militari di Gheddafi, mentre la città
di Misurata è stretta nella morsa di uno spietato assedio. Il servizio di Amina Belkassem:
La proposta
di mediazione dell’Unione africana dunque non ha trovato spazio a Bengasi e le parti
coinvolte nel conflitto libico rimangono arroccate su posizioni che appaiono inconciliabili.
Ad Antonio Papisca, titolare della cattedra Unesco per i diritti umani, la democrazia
e la pace dell'Università di Padova, abbiamo chiesto quali spazi ci possano ancora
essere per una mediazione. L'intervista è di Stefano Leszczynski: