2011-04-09 15:51:35

Elezioni presidenziali in Perù


Perù domani al voto per le presidenziali. Si dovrà scegliere il successore dell’attuale capo di Stato, Alan Garcia. Secondo i sondaggi, nessuno dei candidati in lizza riuscirà ad ottenere il 50 per cento dei voti. Il servizio è di Francesca Ambrogetti:RealAudioMP3

Si vota domani in Perú, il Paese del miracolo economico latinoamericano. Saranno le elezioni più contese della storia, con tanti scenari aperti e un’unica certezza: si andrà al ballottaggio. Per vincere al primo turno ci vuole il 50 per cento dei voti, un traguardo dal quale sono ben lontani tutti i candidati. In testa, secondo i sondaggi, l’ex militare nazionalista di sinistra, Ollanta Humala, sconfitto per pochi punti nel 2006 dall’attuale presidente, Alan Garcìa, che spera questa volta di farcela. L’intenzione di voto del 25 per cento dovrebbe garantirgli il passaggio al secondo turno. Tra i tre candidati che potrebbero contendergli la presidenza, la differenza è minima. A a Keiko Fujimori, figlio dell’ex presidente, in carcere per violazione dei diritti umani, i sondaggi attribuiscono il 20 per cento: solo due punti al di sopra di Alexandro Toledo, ex presidente centrista. Quindi, Pablo Kucinski, l’unico imprenditore ed ex ministro dell’economia. Due rivali, questi ultimi, accusati da Humala di promettere ora ciò che non hanno fatto quando erano al governo. Gli sguardi sono puntati sul programma economico dei candidati: con diverse sfumature, tutti sostengono che manterranno e miglioreranno il modello che ha portato il Perù, con una crescita sostenuta, al miglior momento della sua storia, ma anche con un forte debito sociale, il 35 per cento della popolazione è ancora sommerso nella povertà.







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