2011-04-08 14:58:42

Filippine. Chiesta mediazione della Chiesa nei negoziati tra governo e ribelli comunisti


I mediatori dei negoziati in corso a Oslo tra Governo filippino e ribelli comunisti del Fronte Democratico Nazionale (NDF) hanno chiesto alla Chiesa di sostenere il processo di pace avviato lo scorso febbraio dopo più di quattro decenni di conflitto.”La Chiesa può spronare le due parti a continuare e a portare a termine le trattative”, ha dichiarato Jurgette Honculada, membro della delegazione governativa. Secondo l’esponente del governo, la Chiesa potrebbe dare un “valido contributo”, al processo di pacificazione promuovendo incontri e consultazioni sul terreno su temi come i bambini-soldato, le mine anti-uomo gli sfollati e l’uccisione degli indigeni e inserendo il tema della pace nei corsi di formazione e aggiornamento per sacerdoti. Nei giorni scorsi , riferisce l’agenzia Ucan, anche il vice-presidente della delegazione della NDF Fidel Agcaoili aveva sottolineato il ruolo di garanzia della Chiesa nei negoziati, auspicando una sua presenza attiva per favorirne l’esito positivo. La guerriglia tra esercito filippino e i ribelli comunisti dura dal 1968. Essa ha provocato migliaia di morti e distrutto l’economia nelle aree rurali delle regioni centrali del Paese. I villaggi controllati dai ribelli sono più di un migliaio e sono concentrati soprattutto nelle province di Marinduque, Bohol, Romblon, Lyte e Misamis, tutte situate nell’arcipelago di Visayas (Filippine centrali). I colloqui fra governo e ribelli sono avvenuti a fasi alterne. L’ultima trattativa si era arenata nel 2005. (L.Z.)







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