Ancora poche ore negli Stati Uniti per raggiungere l’accordo sul bilancio 2011. Democratici
e repubblicani discuteranno per tutta la giornata, allo scopo di evitare un nulla
di fatto che provocherebbe il blocco delle attività di numerose istituzioni legate
al governo americano. Da Washington, Francesca Baronio:
Oltre 800
mila impiegati pubblici senza stipendio, militari senza paga, parchi e zoo chiusi:
se l’accordo tra Casa Bianca ed opposizione sull’approvazione del bilancio dell’anno
in corso non dovesse arrivare entro la mezzanotte di oggi, il governo americano resterà
senza fondi. La differenza è di circa 6 miliardi di dollari di tagli, che i repubblicani
vorrebbero aggiungere ai 33 su cui sembrava esserci un accordo. In realtà al Congresso
si sta consumando uno scontro profondo per la spesa pubblica dei prossimi anni. Da
un lato la proposta di Paul Ryan, giovane repubblicano a capo della Commissione Bilancio
della Camera, che strizza l’occhio ai “tea party”, chiedendo forti tagli alla spesa
pubblica; dall’altro la Casa Bianca che propone tagli, ma senza toccare la riforma
della sanità per la quale Obama si è personalmente speso. I colloqui fra il presidente
repubblicano della Camera, John Boehner, e quello democratico al Senato, Harry Reid,
sono andati avanti fino a tarda notte e Obama è sembrato più ottimista. Restano ancora
da sciogliere alcuni punti, come quello dalla riduzione sul fondo dell’aborto voluto
dai repubblicani. La sensazione è che la campagna elettorale sia ormai iniziativa.
Bisogna ora capire come il repubblicano Boehner deciderà di chiudere questa partita
e quanto l’ala oltranzista dei “tea party” peserà sulla prossime elezioni del 2012.