Lo storico Andrea Riccardi presenta la sua "biografia" di Giovanni Paolo II
Un protagonista per più di un quarto di secolo sulla scena mondiale: così lo storico
Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, racconta nel testo “Giovanni
Paolo II. La biografia”, edito dalla San Paolo, il Papa che ha traghettato la Chiesa
nel nuovo millennio e ha cambiato la storia. Il libro è stato scritto attraverso la
testimonianza diretta dell’autore oltre che sulla base di fonti inedite e colloqui
privati. Ieri la presentazione a Roma. L’ha seguita per noi Paolo Ondarza:
E’ il momento
di passare dai sentimenti alla storia. Andrea Riccardi presenta così la sua biografia
su Giovanni Paolo II, frutto di un accurato lavoro scientifico e di colloqui avuti
con chi ha vissuto quotidianamente con il Papa. Tra le testimonianze raccolte nei
tredici capitoli figurano quelle di Benedetto XVI e dei cardinali Stanisław
Dziwisz e Camillo Ruini. L’ex presidente della Cei ha detto di aver ritrovato
nel testo di Riccardi il Giovanni Paolo II che ha conosciuto. L’autore definisce
il Papa polacco un grande umanista, un uomo in costante ricerca, un rivoluzionario,
un leader spirituale e civile, un uomo "crocevia", protagonista del XX secolo. Ecco
perché nelle intenzioni di chi lo ha scritto il volume edito dalla San Paolo non vuole
essere un testo di storia della Chiesa, ma di storia contemporanea a tutto tondo.
Andrea Riccardi:
R. - Solo la storia ci fa capire
la dimensione complessa di Wojtyła.
D. – Lei ha detto:
“Il libro nasce come un debito verso Giovanni Paolo II”. Perché?
R.
– Nasce come un debito perché io l’ho conosciuto che avevo 28, 29 anni, ed è stato
sempre aperto e gentile con me, mi ha ricevuto e abbiamo parlato tante volte. Si faceva
fare tutte le domande e non aveva paura di rispondere come voleva. Credo di avere
messo al servizio di questa conoscenza il mio modesto laboratorio di storico, perché
non basta conoscere, aver vissuto i fatti, ma bisogna avere la ragione storica per
saperli leggere.
D. - Lei crede che siano maturi i tempi per passare
dai sentimenti alla storia?
R. – Sì, se non si passa dai sentimenti
alla storia il mondo dei sentimenti è pieno di sabbie mobili.
D. - Emerge
dal suo testo il concetto di un Papa rivoluzionario …
R. – E’ un Papa
rivoluzionario ma non nella maniera della rivoluzione francese, o della rivoluzione
marxista, o della rivoluzione violenta: crede alla rivoluzione che può cambiare la
storia.
D. – Lei ha detto: “Lascio questo testo a chi verrà dopo di
noi, come speranza per il futuro”. In che senso?
R. – Nel senso che
noi abbiamo bisogno della grandezza del suo magistero e della sua testimonianza per
andare avanti.
Il libro è stato già tradotto in inglese, francese, tedesco,
spagnolo, polacco, portoghese e croato e venduto in 18 Paesi nel mondo. Altri 10 sono
in trattativa.(bf)