Angola. Appello del vescovo di Mbanza Kongo: “Rafforzare la cultura della pace”
Un vibrante appello a tutta l’Angola affinché la cultura della pace sia rafforzata
nelle famiglie e in tutti i settori della vita quotidiana: a lanciarlo, lunedì scorso,
è stato mons. Vicente Carlos Kiaziku, vescovo di Mbanza Kongo. Il presule ha rilasciato
una dichiarazione alla stampa in occasione della Giornata della Pace e della Riconciliazione
nazionale, che in Angola si celebra, appunto, il 4 aprile. Nella sua dichiarazione,
il presule ha sottolineato la necessità di “una maggiore diffusione del messaggio
di pace a tutta la popolazione, anche attraverso i mass media”, con l’obiettivo di
raggiungere “la pacificazione degli spiriti e la salvaguardia dei valori morali e
civili”. In questo contesto, due sono le strade concrete da intraprendere: “lasciare
libertà di movimento ai religiosi e ai catechisti, in modo che essi possano annunciare
al Parola di Dio” ed ampliare il raggio delle antenne di Radio Ecclesia, così che
“il Vangelo di Cristo sia seguito in tutti gli angoli del Paese”. Mons. Kiakizu ha
poi sottolineato come “lo sviluppo socio-economico sia possibile solo con la pace”:
per questo, “il dolore ed i lutti che la popolazione ha vissuto sono già sufficienti
perché nessuno pensi ad una nuova guerra”. Infatti, ha aggiunto il presule, “la pace
deve significare, oltre all’assenza di guerra, anche il benessere per tutti i cittadini
e la distribuzione giusta ed equa delle ricchezza nazionali”. Ribadendo la necessità
di “evitare conflitti inutili, dando la precedenza alla giustizia”, il vescovo angolano
ha sottolineato che “il dialogo deve sempre costituire la via migliore per la soluzione
di tutte le differenze”. Un concetto – quello dell’unità nella differenza e del confronto
delle idee – ribadito ancora dal presule che ha concluso dicendo: ”Tutte le componenti
attive della popolazione devono partecipare ai dibattiti che portano alla soluzione
delle principali problematiche del Paese”. (I.P.)