2011-04-06 15:41:29

Il Patriarcato di Mosca: più coraggio nell'esposizione del crocifisso negli uffici pubblici


Continua in Russia la polemica tra la Chiesa ortodossa e le organizzazioni sui diritti umani in merito all’esposizione del crocifisso negli uffici e nei luoghi pubblici. Forte della decisione della Corte europea per i Diritti dell’uomo che recentemente ha sentenziato di non riconoscere alcuna violazione dei diritti umani nell’appendere il crocifisso nelle aule scolastiche, il capo del Dipartimento del Patriarcato di Mosca per le relazioni tra Chiesa e società, Vsevolod Chapli, ha lanciato un appello alla comunità di fedeli affinché siano più coraggiosi nel mostrare la propria fede in un periodo in cui la Russia si sta ancora riprendendo da 70 anni di ateismo di Stato. Gli si oppongono alcuni attivisti, specifica AsiaNews, tra i quali spicca Lev Ponomarev, leader del movimento per i diritti umani, che ha attaccato l’ingerenza del Patriarcato nella società civile e ricorda come in Russia Chiesa e Stato siano separati. Ponomarev, nonostante abbia dovuto ammettere che nessuno può impedire a chi si professa ortodosso di appendere una croce, sostiene però che la discussione contribuirà soltanto a dividere ulteriormente la società. (R.B.)







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