I vescovi del Celam rinnovano l'impegno in favore della famiglia e della vita
La vita è “il valore più caro alle popolazioni che vivono in queste nobili terre”.
Da questa frase, contenuta nella lettera che Benedetto XVI ha inviato il 28 marzo
scorso al cardinale Ennio Antonelli, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia,
prende le mosse il messaggio finale dell’incontro del Consiglio episcopale latinoamericano
(Celam), che si è svolto dal 29 al 31 marzo a Bogotà, in Colombia, sulla Pastorale
della famiglia e della vita. Si è trattato di un’esperienza di confronto molto importante
per tutti i vescovi che lavorano per la famiglia e la vita in questa regione, i quali
hanno analizzato insieme la realtà contemporanea, che spesso rivela una situazione
di emergenza e lontananza dall’originale progetto di Dio. I presuli delle Conferenze
episcopali del continente latinoamericano, infatti, sono da tempo impegnati nella
promozione e nella difesa di valori sacri presenti nel matrimonio tra uomo e donna,
che è il fondamento della famiglia e dell’apertura alla vita; un argomento che va
trattato a tutto tondo, non solo all’interno della Chiesa, ma anche in ambito legislativo,
nell’etica e nella medicina. I vescovi constatano che, nonostante in molti Paesi le
leggi siano in favore della vita, a livello mondiale resta alto il numero degli aborti:
si rende, dunque, necessario, proseguire con fede, speranza e impegno nel servizio
alla società, a vantaggio della promozione dell’istituzione familiare e della difesa
del dono della vita, tanto che si auspica la creazione di comitati dedicati in seno
alle diocesi, ma anche alle singole parrocchie. La famiglia, infatti, è il vero soggetto
dell’evangelizzazione e dell’apostolato secondo i presuli; Gesù stesso la inserì tra
le istituzioni del Regno di Dio, elevando il matrimonio a Sacramento: da qui la necessità
di creare una Pastorale della famiglia, per indirizzarla verso l’incontro con il Signore
e renderla testimone dell’amore cristiano. È questo, dunque, il dovere dei sacerdoti
impegnati su questo fronte in America Latina, che insieme hanno rinnovato il proprio
impegno in favore della catechesi familiare, della preparazione dei coniugi all’accoglimento
del dono della vita e ancor prima al matrimonio, attraverso il riconoscimento del
vero significato della sessualità. A questo proposito, il Celam ha voluto ringraziare
espressamente tutte le coppie sposate che quotidianamente offrono un esempio credibile
di impegno in direzione della Santità, ma un pensiero speciale è andato anche alle
famiglie disunite, che soffrono il dramma della separazione o del divorzio, alle quali
i presuli hanno manifestato la propria vicinanza e l’annuncio che il Signore li ama
in modo particolare, donando loro il tesoro infinito della Sua misericordia. Un invito
speciale, inoltre, è rivolto ai giovani, affinché sappiano riconoscere l’amore di
Dio nella loro vita e sappiano seguirlo, realizzando così il disegno che il Signore
ha in serbo per ciascuno. Infine, i presuli hanno affidato la propria missione a Nostra
Signora di Guadalupe, patrona del continente e icona della sacralità della vita della
quale, dicendo Lei per prima sì, ha mostrato la bellezza se vissuta nell’amore di
Dio. (A cura di Roberta Barbi)