2011-04-05 15:33:41

Appello dell'Unicef per i bambini della Costa d'Avorio


L’impossibilità di andare a scuola, la minaccia della malnutrizione e il costante rischio di essere reclutati dalle forze armate di tutte le parti del conflitto: sono queste le drammatiche conseguenze delle violenze in corso in Costa d’Avorio sui bambini, tema caro all’Unicef e sul quale il direttore generale dell’agenzia delle Nazioni Unite per l’infanzia, Anthony Lake, lancia l’allarme. Secondo l’organizzazione, infatti, nel Nord del Paese un milione e mezzo di persone sono prive dei servizi di base, come l’acqua o l’energia, 800mila bambini non vanno a scuola da mesi e tra loro è in aumento il numero dei casi di malnutrizione. Nella parte occidentale, l’Unicef è riuscito a portare aiuti di prima necessità alla popolazione, ma non riesce a raggiungere la capitale Abidjan, dove si stima ci sia circa un milione di sfollati in emergenza e sotto il costante rischio che scoppino epidemie. Fino ad ora l’Unicef ha proceduto a somministrare vaccini, a lavorare per il riallacciamento dei servizi idrici e in favore di programmi per il recupero scolastico, a distribuire kit per la scuola, per l’igiene e per la potabilizzazione dell’acqua e ha lanciato una raccolta fondi con l’obiettivo di raggiungere 32 milioni di dollari. Per ora ne sono stati raccolti appena 5,3. (R.B.)







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