Ambiente: nasce una nuova riserva dell'Unesco, battezzata “Amazzonia d'Europa”
Avrà un’estensione di 800 mila ettari la più grande area protetta fluviale d'Europa,
a cavallo fra cinque Paesi: Austria, Croazia, Ungheria, Serbia e Slovenia. Battezzata
"l'Amazzonia d'Europa", la nuova Riserva della biosfera - sotto la protezione dell'Unesco
- è stata concordata dagli Stati interessati, nell'ultima riunione dei ministri dell'Ambiente
dell'Unione Europea, per difendere il patrimonio naturale dei fiumi Danubio, Mura
e Drava. "Questo accordo storico transfrontaliero - afferma Jim Leape, direttore del
Wwf - è una dimostrazione potente di una visione verde condivisa che rafforza la cooperazione
regionale e l'unità in Europa". "Il Wwf - aggiunge Andreas Beckmann, direttore del
programma Danubio-Carpazi del Wwf - spera che la dichiarazione acceleri gli sforzi
dei Paesi per creare quest'area protetta transfrontaliera nei prossimi due anni, allo
scopo di proteggere questa cintura verde nel cuore dell'Europa". Nel 2009 Croazia
e Ungheria avevano già firmato un accordo per tutelare l'area chiave per la biodiversità
dei fiumi Mura, Drava e Danubio e questa intesa è stata la base per la nuova dichiarazione
estesa ai cinque Paesi. Con il suo panorama unico, quest'area rappresenta la 'casa'
per coppie di aquile di mare e specie minacciate come piccole sterne, cicogne nere,
lontre, castori e storioni. E' anche un’importante 'tappa di passaggio' per oltre
250 mila uccelli acquatici migratori, ogni anno. L'ecosistema fluviale è la maggiore
fonte di acqua potabile, protezione dalle inondazioni, silvicoltura sostenibile, agricoltura
e pesca della zona transfrontaliera. La nuova riserva servirà anche a promuovere l'eco-turismo
e l'educazione ambientale dell’intera regione. "Abbiamo fiducia - afferma Arno Mohl,
coordinatore del progetto della riserva per il Wwf Austria - che questo accordo porrà
fine ad una regolazione insostenibile dei fiumi, ma anche ai progetti di prelievo
di ghiaia e sabbia che ancora minacciano questo ecosistema unico”. (R.G.)