Costa d’Avorio: violenti scontri ad Abidjan. Il segretario di Stato Usa Clinton chiede
il ritiro di Gbagbo
Continuano le tensioni in Costa d’Avorio, dove si combatte per la città di Abidjan.
La capitale economica del Paese è uno degli ultimi bastioni dei sostenitori di Laurent
Gbagbo, presidente uscente, che si rifiuta di lasciare il potere ad Alassane Ouattara,
eletto a novembre e sostenuto dalla comunità internazionale. E mentre si moltiplicano
gli appelli al ritiro di Gbagbo, la Francia aumenta il numero di truppe coinvolte.
Il servizio di Michele Raviart. 00:01:05:26 “Gbagbo deve ritirarsi immediatamente
perché la sua resistenza sta portando il Paese all’anarchia”. E’ questa la richiesta
del Segretario di Stato americano Hilary Clinton che si aggiunge alle proteste internazionali
sulla situazione di stallo in Costa d’Avorio, dove l’ex presidente Laurent Gbagbo
si rifiuta di lasciare il potere al nuovo presidente Alassane Ouattara. Un braccio
di ferro che da tre giorni ha raggiunto Abdijan, capitale economica del Paese e ultima
roccaforte dei seguaci di Gbagbo. L’ex-presidente, ormai isolato politicamente e militarmente,
è apparso ieri sorridente alla Tv di Stato, che ha continuato a trasmettere appelli
per formare uno “scudo umano” di civili attorno al palazzo presidenziale, presunto
rifugio di Gbagbo. Intanto questa mattina truppe francesi hanno assunto il controllo
dell’aeroporto di Abidjan mentre Parigi ha inviato altri trecento soldati di rinforzo
alla sua missione di pace. I francesi opereranno in coordinamento con i caschi blu
dell’Onuci a protezione degli oltre millecinquecento stranieri, perlopiù cittadini
francesi, raggruppati nel campo militare di Port-Bouet a riparo dalle violenze.