Sangue versato per tutti: l’editoriale di padre Lombardi
Questo tempo di Quaresima è segnato in modo particolare dal dolore: Costa d’Avorio,
Libia e tanti altri Paesi e situazioni che mostrano un’umanità sofferente, calpestata,
violentata. E’ il cammino che ha voluto intraprendere anche Gesù nel versare il suo
sangue per tutti. Ascoltiamo in proposito il nostro direttore, padre Federico Lombardi,
nel suo editoriale per Octava Dies, il settimanale informativo del Centro Televisivo
Vaticano:
Il sangue
di Gesù “non viene versato contro qualcuno, ma è sangue versato per molti, per tutti…Noi
tutti abbiamo bisogno della forza purificatrice dell’amore, e tale forza è il suo
sangue. Non è maledizione, ma salvezza”. Questa è una delle affermazioni dell’ultimo
libro del Papa su Gesù che ha attirato maggiormente l’attenzione e riscosso molti
consensi, perché ha risolutamente eliminato alla radice le interpretazioni di un passo
del Vangelo che suonavano condanna del popolo ebreo.
Ma oggi queste
parole ci tornano alla mente guardando ancora una volta al troppo sangue che viene
versato, sia in Costa d’Avorio, sia in Libia, sia in tante altre parti del mondo.
Sangue versato per guerre civili, per conflitti interni a Paesi, che, per quanto compositi
essi siano, dovrebbero cercare di crescere come una comunità umana e civile, e in
cui invece si scavano abissi di odio non solo per oggi, ma anche per il futuro.
Quando
vedono il sangue versato, i cristiani non possono non ricordare spontaneamente il
sangue di Gesù. Dio vicino, presente e partecipe alla sofferenza provocata da una
violenza omicida di cui si può rallegrare solo chi è nemico dell’umanità. Dio che
continua ad amare tutti e a desiderare la salvezza di tutti, di tutte le parti, pagando
il prezzo della fatica e della credibilità di questo amore. Arma impotente o più forte,
alla fine, delle altre? Il cammino verso la croce e la risurrezione sostiene l’impegno
difficile di tutti i costruttori di pace.