2011-04-01 14:34:26

Si è concluso il Sinodo anglicano dell’Africa occidentale


Mettersi al servizio dell’uomo globale e in questo modo costruire, insieme, una società più giusta, solidale e pacifica: è questo il messaggio finale del sinodo della comunità anglicana dell’Africa occidentale, che si è appena concluso a Conakry, in Guinea. Come riferisce L’Osservatore Romano, nel corso del sinodo è stata condotta e condivisa un’analisi sulla situazione della regione, profondamente segnata dalla povertà che crea all’interno delle società “esclusione ed emarginazione”. I presuli, inoltre, hanno evidenziato la contraddizione macroscopica tra tale povertà e la ricchezza, invece, di risorse naturali e minerali, come l’oro, la manganese, la bauxite, i diamanti, il petrolio e il terreno fertile, che però non riescono a essere sfruttate pienamente a vantaggio della popolazione a causa di piaghe sociali quali il non rispetto della vita umana, l’instabilità della vita politica che impone sofferenze ai cittadini, gli attentati alla proprietà e le difficoltà abitative. Un altro aspetto accuratamente affrontato è quello della situazione sociosanitaria dell’area, dove sono molto diffuse l’aids e altre malattie prevenibili, che qui, però, sono attive a causa di un’assoluta mancanza di mezzi e strutture adeguate e di una consona opera di prevenzione. Il sinodo, però, si è concluso anche con un messaggio di speranza, ben riassunto dallo slogan “la Guinea un laboratorio del Vangelo” e con un’esortazione a tutti i cristiani a vivere il proprio impegno di fede ricercando un dialogo comune fondato sulla Sacra Scrittura e su un’analisi della realtà finalizzata a “porre al centro la salvezza dell’uomo e la sua inviolabile dignità in quanto portatore dell’immagine di Cristo”. (R.B.)







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