Nepal. Cristiani in sciopero della fame: il governo non concede aree per le sepolture
Continua la disputa tra la minoranza cristiana e la maggioranza indù, in Nepal, sull’area
della foresta di Shleshmantak, vicino al tempio di Pashupatinath, concessa nel 2009
dalle autorità ai cristiani per seppellire i loro morti. Dopo la grande manifestazione
del 20 marzo scorso, in cui migliaia di cristiani hanno sfilato con bare vuote a Kathmandu
davanti agli uffici del governo, da otto giorni, riferisce l'agenzia AsiaNews, i leader
cristiani locali stanno facendo a turno uno sciopero della fame per chiedere un terreno
da poter adibire a cimitero. “Lo sciopero andrà avanti se il governo continuerà a
ignorare le nostre richieste – ha sottolineato l’attivista che ha organizzato la protesta,
Sunder Thapa – non ci interessa l’area del tempio di Pashupatinath, ma devono indicarci
un luogo per le sepolture in tutti i distretti del Paese”. I cristiani in Nepal sono
appena il 3% della popolazione, contro il 70% degli indù i cui morti, per tradizione,
vengono cremati e non seppelliti. Per ora le autorità restano sorde all’appello e
invitano i fedeli cristiani ad acquistare con i propri soldi i terreni per le sepolture.
(R.B.)