Mons. Crociata: solidarietà verso gli immigrati, più equilibrio in politica per il
bene di tutti
Per affrontare la questione degli immigrati provenienti dal Nord Africa, i vescovi
chiedono che l’Europa sia presente in modo concreto, immediato e congruo. Lo ha detto
il segretario generale della Cei, mons. Mariano Crociata, nella conferenza stampa,
presso la nostra emittente, a conclusione del Consiglio permanente che si è svolto
a Roma dal 28 al 30 marzo. Sul clima politico attuale, mons. Crociata auspica serenità
nello svolgere questo ruolo a favore della collettività. Alessandro Guarasci:
Uno sforzo
corale, secondo mons. Mariano Crociata. Dunque, niente individualismo
nell’affrontare la questione immigrazione. Un richiamo che vale sia per l’Europa sia
per le regioni italiane:
“Uno sforzo di accoglienza deve essere in prima
battuta fatto da parte di tutti. Naturalmente poi, bisognerà pensare a far fronte
ad esigenze di più lunga durata, che guardino al lavoro, guardino all’abitazione,
guardino a tante altre istanze che veramente in questo caso devono essere affrontate
con un sostegno sovranazionale”.
La Chiesa sta facendo la sua parte
e ha già individuato 2500 posti in 93 diocesi. In sostanza, serve uno sforzo eccezionale
finalizzato all’accoglienza. E poi, per quanto riguarda la guerra, per la Cei bisogna
tutelare in primo luogo i civili. Ma i vescovi sono preoccupati anche del clima interno
all’Italia. Il confronto tra le forze politiche in questi giorni ha sfiorato la rissa.
Ancora mons. Crociata:
“Il richiamo del capo dello Stato ci porta ad
auspicare quella serenità necessaria a svolgere compiti e servizi a favore della collettività.
Soltanto uno sguardo sereno ed equilibrato permette di superare le difficoltà ed affrontare
i problemi che si presentano per rispondere alle esigenze della vita sociale e ai
problemi della nostra gente, del nostro Paese”.
I cattolici possono
avere un ruolo importante nel riportare serenità. Fondamentale è che rimangano fedeli
ai valori, in qualsiasi partito militino. E anche dalle parrocchie può venire un contributo
alla vita sociale, dice mons. Crociata:
“Nell’ordinarietà della vita
pastorale caratteristica delle nostre parrocchie, si mostra il contributo alla vita
sociale a cui i credenti tengono di più. E’ una visione che non si ferma all’impegno
concreto ma dice una possibilità di vita umana più riuscita, più piena”.
Sugli
abusi sessuali, la Chiesa ha cercato di dare risposte isolando chi si è macchiato
di questi misfatti e accompagnando le vittime al recupero. (ma)