Il Tribunale spagnolo dice no alle dichiarazioni di apostasia nei registri battesimali
La Chiesa spagnola non sarà obbligata a riportare le dichiarazioni di apostasia nei
registri battesimali: lo ha deciso il Tribunale Costituzionale, dopo che a Valencia
nel 2007 un giudice aveva deciso in primo grado di imporre la registrazione di tale
dichiarazione, sentenza che poi, in appello, è stata ribaltata. La giurisprudenza
spagnola, come ricorda L’Osservatore Romano, ha dovuto affrontare la questione a causa
del crescente fenomeno delle dichiarazioni di apostasia, cioè il ripudio formale del
proprio credo religioso, con conseguente rifiuto del battesimo, che molti cittadini
vorrebbero fosse annotata nei registri battesimali. Il giudice supremo si è pronunciato
in merito, specificando che tali registri non costituiscono documento civile. Grande
soddisfazione è stata in particolare manifestata dalla diocesi di Valencia che ha
sottolineato come i registri battesimali siano tutelati dai principi di “inviolabilità
e riservatezza” garantiti dall’accordo firmato tra Spagna e Santa Sede nel 1979. (R.B.)