2011-04-01 13:27:27

Il cordoglio del Papa per la morte del cardinale indiano Vithayathil


Cordoglio di Benedetto XVI per la morte del cardinale indiano Varkey Vithayathil, spentosi oggi all’età di 83 anni. In un telegramma, il Papa ricorda la dedizione del porporato per la Chiesa siro-malaberese e assicura la sua vicinanza spirituale a quanti sono in lutto per la sua scomparsa. Arcivescovo maggiore di Ernakulam-Angamaly dei Siro-Malabaresi, il cardinale Vithayathil, Redentorista, è stato ordinato sacerdote a 27 anni. Laureatosi in Diritto Canonico a Roma presso la Pontificia Università San Tommaso d'Aquino, a 49 anni viene consacrato vescovo da Giovanni Paolo II e due anni dopo assume la guida della Chiesa siro-malabarese con la nomina ad arcivescovo maggiore. Nel 2001 Papa Wojtyla lo crea cardinale. Negli ultimi anni il porporato ha affrontato in modo mite ma fermo le violenze anticristiane che hanno sconvolto le comunità ecclesiali indiane. Ha lanciato accorati appelli alle autorità perché scoraggiassero il fondamentalismo religioso, promuovendo la libertà di professare e praticare la fede come garantito dalla Costituzione indiana. Ha difeso dalla discriminazione i dalit, cioè i fuori-casta, cristiani. Quando alcuni Stati hanno approvato la Legge anti-conversioni ha parlato di “insulto” alla cultura della tolleranza dell’India e di “giorno buio” per il Paese. “Come cristiani – aveva detto il cardinale Vithayathil - non possiamo mettere da parte la grandezza dell’annuncio del Vangelo. Come si può impedire al mondo di conoscere la bellezza della vittoria di Cristo sulla morte e sul peccato? Noi non convertiamo nessuno con la coercizione, ma facciamo in modo che tutti conoscano la verità del nostro Salvatore”. La Chiesa siro-malabarese, secondo la tradizione, è stata fondata grazie alla predicazione di San Tommaso apostolo.







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