Africa: armi e diritti umani, un commercio senza controllo
“Emergono chiaramente una presenza diffusa di commerci legali e illegali, la difficoltà
a tenere sotto controllo la diffusione delle armi e l’effetto dirompente di queste
aree in crisi”. E’ quanto emerge dal rapporto "Armi per l’Africa. Il traffico di armi
e le violazioni dei diritti umani nelle aree di crisi africane". Come riferisce l’agenzia
Misna, il rapporto sottolinea come la relazione tra la diffusione di armi e le situazioni
di crisi del continente africano sia direttamente proporzionale. “La presenza di armi
a disposizione di gruppi e bande armate – si legge nel rapporto – amplifica la portata
di un fenomeno che contribuisce a mantenere instabili intere regioni con effetti immediati
sulla condizione delle categorie più deboli della popolazione, in particolare donne
e minori.” Il rapporto evidenzia poi l’assenza di un chiaro quadro normativo realmente
vincolante: “la proliferazione delle armi leggere in Africa – si legge – è alimentata
dall’erosione del confine tra commercio legale e autorizzato e traffico illecito ad
opera di broker e mediatori che, a vario titolo, si inseriscono nelle trattative e
che operano spesso sotto copertura di imprese regolarmente costituite, ma anche attraverso
la corruzione di agenti statali e l’appoggio fornito da paesi confinanti”. (G.P.)