Bolivia. Mons. Sainz: la Chiesa non discrimina mai le altre religioni
"Non possiamo parlare di discriminazione, ma di rispetto per il popolo", con queste
parole mons. Luis Sainz, arcivescovo ausiliare di Cochabamba e presidente della Commissione
episcopale per l’Educazione, ha commentato le recenti dichiarazioni del presidente
Evo Morales, il quale ha detto che la Chiesa cattolica discrimina le altre religioni
perché non partecipa alle cerimonie interreligiose organizzate dal governo. Il presidente
della Commissione episcopale per l'Educazione (Cee) - riferisce l'agenzia Fides -
ha spiegato che la Chiesa cattolica ha delle norme universali come il Diritto Canonico,
il Magistero della Chiesa, le parole del Santo Padre e il Magistero dei vescovi dell'America
Latina, "abbiamo delle regole precise, chiare, che ci dicono che non possiamo partecipare
ad atti che non sono della Chiesa cattolica, come ad esempio la Pachamama, la K'oa,
che sono segni di confusione per il nostro popolo. La nostra gente è semplice, il
nostro popolo è cattolico e quindi che un vescovo partecipi a queste attività religiose
andine per noi è molto pericoloso, perché induce in errore la gente. Questo è uno
dei motivi per non partecipare" ha detto mons. Sainz. “Una seconda ragione per non
partecipare alla celebrazione interreligiosa - ha proseguito l’arcivescovo - è che
la Chiesa cattolica ha un inno, il Te Deum, che è un ringraziamento a Dio per tutti
i benefici che concede alle autorità e a tutto il popolo, allo stesso tempo, in quel
rito noi chiediamo la benedizione di Dio per le autorità e per la Bolivia, per il
nostro Paese, perchè progredisca con la benedizione e la protezione di Dio". Mons.
Sainz ha diffuso questo chiarimento perché il presidente Morales aveva riferito della
sua partecipazione a una delle celebrazioni del Bicentenario in Cile, dove c'erano
cattolici, evangelici e protestanti, commentando: "Quando qui convochiamo un atto
interreligioso, alcuni padri dicono che possono assistere solo con il permesso del
cardinale. Questa è discriminazione, è misconoscere gli altri che praticano una diversa
fede religiosa". (R.P.)