Vertice di Londra sulla Libia: "Gheddafi vada in esilio". Controffensiva delle truppe
di Tripoli
Muhammar Gheddafi deve lasciare il potere in Libia. E’ questa la lapidaria conclusione
del vertice conclusosi a Londra tra le potenze della coalizione e l'Onu. Francia e
Gran Bretagna si dichiarano pronte ad armare gli insorti, mentre l’Italia frena su
un coinvolgimento militare diretto e si prepara ad ospitare, insieme al Qatar, uno
dei prossimi incontri del "gruppo di contatto”. Il servizio da Londra di Sagida Syed:
Sarà dunque
il segretario generale dell’ONU, Ban Ki-Moon, a guidare le iniziative per coordinare
lo sforzo internazionale diretto a delineare il futuro della Libia. Il segretario
generale dell’Onu tuttavia ha riconosciuto che l'azione militare "ha evitato una catastrofe
umanitaria". Ai lavori della conferenza di Londra ha preso parte in qualità di osservatore
anche la Santa Sede, rappresentata dal nunzio apostolico in Gran Bretagna, mons. Antonio
Mennini. Francesca Sabatinelli lo ha intervistato al termine dei lavori.
E le decisioni
adottate a Londra devono fare i conti con quanto sta avvenendo sul terreno libico.
Nelle ultime ore si registra un’inattesa controffensiva delle forze di Gheddafi. Gli
insorti in difficoltà arretrano, nonostante i continui raid aerei della coalizione
contro l’esercito di Tripoli. Il servizio di Amina Belkassem: