Oltre 50 morti in Iraq nella più grave azione terroristica del 2011
Almeno 58 morti e decine di feriti in Iraq nella più grave azione terroristica dall’inizio
dell’anno. E’ avvenuta a Tikrit, ad opera di un commando che ieri pomeriggio ha assaltato
la sede del consiglio provinciale locale occupandola per ore. In serata l’intervento
delle forze di sicurezza irachene, che hanno ingaggiato una lunga battaglia per liberare
gli ostaggi presi dai ribelli.
Medio Oriente Raid aereo israeliano,
stamattina, nei pressi di Rafah, nella zona sud della Striscia di Gaza. Un palestinese
è morto ed un altro è rimasto ferito. Nel mirino dei caccia israeliani è finito anche
un tunnel utilizzato per il traffico di armi con l’Egitto. L’azione in risposta ad
un razzo lanciato in precedenza verso il territorio ebraico, che non ha provocato
vittime o danni. Per il segretario dell’Onu, Ban Ki-moon, bisogna fermare “le azioni
che pregiudicano il processo di pace” nell’area. L’“occupazione” israeliana iniziata
nel 1967 – ha aggiunto - è “moralmente e politicamente insostenibile e deve finire”
perché – ha spiegato – “i palestinesi hanno un diritto legittimo alla costituzione
di un proprio stato indipendente”.
Yemen Resta alta la tensione nello
Yemen. Il processo di transizione dei poteri – paventato nei giorni scorsi - sembra
segnare una battuta d’arresto. Malgrado l’apertura al dialogo, ieri il presidente
Saleh ha accusato l’opposizione di fomentare le rivolte e ha invitato i parlamentari
dello schieramento ad andarsene dal Paese. Una parte della popolazione, però, continua
a chiedere le dimissioni del capo dello Stato.
Giordania In Giordania,
il re Abdallah ha garantito il massimo impegno per le riforme democratiche, considerando
necessario l’avvio dei colloqui tra le parti. Incontrando i membri della commissione
per il dialogo nazionale, il sovrano ha chiesto di guardare al futuro. Intanto, sia
i suoi sostenitori sia l’opposizione hanno indetto nuove manifestazioni per venerdì.
Pakistan Attentato
kamikaze, oggi, in Pakistan contro un raduno di esponenti di un partito islamico nella
zona ovest del paese. Il bilancio è di almeno sette vittime. Secondo la ricostruzione
l’attentatore, a bordo di una motocicletta, si è lanciato contro alcuni poliziotti
subito dopo il passaggio del convoglio con a bordo il leader del movimento, rimasto
illeso. Il presidente Zardari ha contattato l’atto.
Arresto per gli attentati
di Bali In manette in Pakistan un presunto terrorista accusato di essere l’ideatore
degli attentati avvenuti in due discoteche di Bali nel 2002 e costati la vita ad oltre
200 persone. A dare la notizia una fonte dei servizi segreti di Islamabad precisando
che agli interrogatori parteciperanno anche le autorità indonesiane. Si ritiene che
l’uomo, sulla cui testa pendeva una taglia Usa da un milione di dollari, possa fornire
informazioni dettagliate sulle reti terroristiche nelle Filippine e in Indonesia.
India-Pakistan Prosegue
la distensione tra India e Pakistan. I presidenti dei due Paesi, Singh e Gilani, hanno
assistito assieme alla semifinale di Coppa del Mondo di cricket, che si è svolta oggi
nel Punjab indiano. L’evento arriva dopo due giorni di colloqui tra le parti che hanno
concordato la visita di reciproche commissioni per indagare sugli attacchi terroristici
di Mumbai che nel 2008 hanno fatto 166 morti, provocando la rottura delle relazioni
diplomatiche.
Myanmar Cambio al vertice del regime in Myanmar. Stamattina
la giunta militare al potere è stata ufficialmente sciolta ed è entrata in carica
la nuova compagine governativa, guidata dall’ex premier Thein Sein ora nella veste
di presidente. Nel Paese, però, la situazione resta difficile. La leader dell’opposizione
birmana e premio Nobel, Aung San Suu Kyi, in un’intervista, ha ricordato che manca
la democrazia e la libertà e che ci sono ancora oltre 2 mila prigionieri politici.
Il caso – sta per arrivare alla Commissione dei diritti umani dell’Onu, mentre la
cosa positiva – ha aggiunto - è che ora la gente comunica con i telefonini.
Italia-processo
Breve In Italia riprenderà nel pomeriggio la seduta della Camera dedicata al
cosiddetto processo breve. La maggioranza è riuscita a far approvare un’inversione
dell’ordine del giorno che punta ad accorciare i tempi del voto finale. L’opposizione
ha messo in campo schermaglie procedurali parlando di un provvedimento ad personam,
che esula dalla riforma della giustizia varata recentemente dal Governo. Il Partito
Democratico ha indetto per oggi alle 18 un sit-in di protesta davanti a Montecitorio.
E il clima è rovente anche sul fronte del caso Ruby, in vista del voto dell’ufficio
di Presidenza della Camera previsto per oggi. Il Pdl paventa la possibilità di sollevare
la questione del conflitto di attribuzione ma il presidente della Camera Fini ha avvertito
che “quali che siano le conclusioni” “l’Assemblea deve essere comunque chiamata a
pronunciarsi”.
Italia. Al Senato la legge sulle detenute In Italia
via libera del Senato al ddl che consente alle detenute incinte o con figli fino a
sei anni di non stare in carcere con i loro bambini. Salvo esigenze cautelari di “eccezionale
rilevanze” è prevista la detenzione in strutture apposite come gli istituti a custodia
attenuata. Il provvedimento, già approvato dalla Camera, diventa legge. A palazzo
Madama ha ricevuto 178 voti a favore e 93 astensioni, posizione assunta dal Partito
democratico mentre tutti i gruppi si sono espressi positivamente. (Panoramica internazionale
a cura di Eugenio Bonanata)
Bollettino del Radiogiornale della Radio
Vaticana Anno LV no. 89