La Cei punta sulle parrocchie come “palestre dello spirito”
I vescovi italiani guardano alle parrocchie come a delle “palestre dello spirito”,
dove “avvengono miracoli perché si cerca il Signore”. E’ quanto dichiarato da mons.
Domenico Pompili, portavoce della Conferenza episcopale italiana, al termine della
seconda giornata di lavori del Consiglio permanente della Cei in corso a Roma. “E’
stata valorizzata l’attività pastorale - ha aggiunto mons. Pompili - che non è una
distesa polverosa di fatti burocratici che si ripetono, ma una serie provvidenziale
di eventi che aiutano le persone ad uscire dall’individualismo, ripartendo dalla realtà”.
Per far questo si richiede anche uno sforzo di pensiero che tragga spunto dalla rivelazione
cristiana. “Così ad esempio – continua il portavoce della Cei - il problema demografico
è un segno dell’erosione antropologica che dovrà mettere in conto non solo politiche
familiari più attente, ma anche una cultura della vita più diffusa”. “Analogamente
– come riporta l’agenzia Zenit - sulla delicata questione dell’immigrazione, la pace
e l’accoglienza risultano strettamente collegate. La necessità di una nuova stagione
di inclusione sociale che porti al riconoscimento degli immigrati come cittadini –
ha concluso mons. Pompili - è un obiettivo che non potrà essere ulteriormente dilazionato”.
(G.P.)