Messico: almeno 230 mila sfollati per violenza e narcotraffico
Sono almeno 230mila le persone costrette ad abbandonare i loro luoghi d’origine in
Messico a causa della violenza legata al narcotraffico, la metà delle quali si sarebbe
rifugiata negli Stati Uniti: lo afferma uno studio del Centro di supervisione degli
sfollati interni con sede a Ginevra, basato su informazioni fornite da investigatori
locali. Secondo lo studio, i circa 115mila sfollati rimasti in territorio messicano
non beneficerebbero di programmi di assistenza. Le autorità statali e federali messicane,
come ricorda l’agenzia Misna, non riconoscono né iniziano a rispondere al fenomeno
dello sfruttamento interno provocato dai cartelli della droga. Il governo messicano
non fornisce dati ufficiali sulle vittime “dimenticate” della lotta tra i clan dei
narcotrafficanti che ha provocato almeno 35 mila morti dal 2006, anno in cui il governo
del presidente Felipe Calderon ha lanciato l’offensiva ai narcos. (G.P.)