Giappone: nuovi timori per la fuoriuscita di plutonio dalla centrale di Fukushima
Massima allerta in Giappone. Il governo di Tokyo ritiene "possibile" una fuoriuscita
di plutonio dalla centrale nucleare di Fukushima. Il servizio di Roberta Gisotti:
Ad ammetterlo
davanti alla stampa è stato il capo di gabinetto, Yukio Edano: si tratterebbe – il
condizionale è d’obbligo - di livelli di plutonio ancora bassi, senza rischi immediati
per la popolazione ma nuovi pericoli sì per i tecnici impegnati a porre in sicurezza
la centrale. Intanto il premier Naoto Kan ha riferito al Parlamento che il governo
è "in stato di massima allerta" per Fukushima, dove la situazione resta "imprevedibile"
perché i sistemi di raffreddamento di molti reattori sono guasti e le fughe radioattive
si sono moltiplicate dal giorno del sisma. Atteso a breve l’arrivo di due tecnici
dell’Areva, colosso francese dell’energia nucleare, per aiutare la Tepco, gestore
dell’impianto, a rimuovere il materiale radioattivo contenuto nell'acqua, sopratutto
dal reattore n.2; qui la radioattività è pari a quattro volte il livello massimo di
esposizione annuale per un lavoratore in condizioni d'emergenza. L'uso dell'energia
pulita – ha annunciato il capo di gabinetto, Edano - sarà alla base dei piani di ricostruzione
delle aree devastate dal sisma e dallo tsunami del'11 marzo scorso. Tracce di materiale
radioattivo sono state riscontrate nell'aria di Shanghai e in altre aree costiero-orientali
cinesi, senza problemi per ambiente e salute pubblica secondo il Comitato nazionale
cinese per il coordinamento delle emergenze nucleari, che ha diffuso i dati. Sale
la preoccupazione anche nella comunità internazionale. La compagnia di bandiera svizzera
Swiss ha deciso di controllare i livelli di radiazioni di bagagli e merci provenienti
dal Giappone, dove i nuovi timori si riflettono sulla Borsa, in calo dello 0,21%.
Solidarietà a Tokyo da parte del G20 arriverà per voce del presidente francese Sarkozy,
atteso giovedì in Giappone.
Russia: operazione anti-terrorismo in Inguscezia Operazione
anti-terrorismo di Mosca in Inguscezia, nel primo anniversario dell'attentato nella
metropolitana di Mosca, che fece 40 morti e un centinaio di feriti. In una battaglia
in cui sono stati uccisi 16 terroristi, è stata sgominata una cellula estremista che
ruotava attorno al capo guerrigliero caucasico Doku Umarov, forse tra le vittime.
L'attacco è avvenuto a Sunzhenskom, poco distante dalle frontiere di Cecenia e Ossezia
del nord, riferiscono i giornali locali “Kommersant” e “Rossiskaja Gazeta”, citando
fonti degli organi di sicurezza federali.
Oman: esercito disperde manifestanti
a Sohar L'esercito dell'Oman ha disperso oggi con la forza un gruppo di manifestanti,
raccolti da oltre un mese in un sit-in a Sohar, 200 chilometri a nord della capitale
Muscat, per denunciare la corruzione e chiedere riforme politiche e sociali. Le forze
di sicurezza - secondo l'agenzia di stampa ufficiale Ona - hanno arrestato ''alcune
persone ricercate'' per aver ''bloccato le strade e aggredito poliziotti''. A scatenare
le proteste, la morte di un giovane, ucciso dalle Forze di sicurezza alla fine di
febbraio, nei pressi di una stazione di polizia di Sohar. Il malcontento non si è
placato nonostante che all'inizio di marzo, il sultano Qabus abbia proceduto ad un
ampio rimpasto ministeriale ed abbia annunciato la creazione di 50 mila nuovi posti
di lavoro.
India-Pakistan: colloqui su terrorismo e criminalità Secondo
giorno di colloqui a New Dheli - i primi dopo tre anni - tra India e Pakistan per
discutere di lotta al terrorismo e criminalità. I negoziati fanno parte del processo
di pace ripreso all'inizio dell'anno e coincidono con una fase di disgelo tra i due
Paesi asiatici, che domani sera si sfideranno nella semifinale mondiale di cricket,
nello stadio di Mohali, nel Punjab. Atteso evento sportivo, che sarà seguito da oltre
un miliardo di tifosi nel mondo e che vedrà anche un incontro fuori programma tra
il premier indiano Manmohan Singh e quello pachistano Raza Yusuf Gilani, invitato
dal governo indiano per l'occasione.
Pakistan: scontri con ribelli
nelle aree tribali, 13 soldati uccisi Tredici soldati pakistani sono rimasti
uccisi nel corso di scontri con i ribelli filotalebani nelle aree tribali del Pakistan
nordoccidentale, vicino al confine con l'Afghanistan. I soldati sarebbero morti a
causa di un bombardamento errato delle stesse truppe di Islamabad. L'incidente sarebbe
avvenuto lunedì notte durante un raid delle guardie frontaliere nel distretto di Khyber,
area abitata dai clan, come ha ammesso il generale Asif Yasin Malik, comandante delle
forze armate nel Pakistan nordoccidentale.
Afghanistan: talebani conquistano
distretto nel Nuristan I talebani afghani hanno conquistato il distretto di
Waint Waigal nella provincia orientale del Nuristan, al confine con il Pakistan. Lo
hanno reso noto responsabili locali della sicurezza, sollecitando l'invio urgente
di uomini e mezzi per preparare una controffensiva. Da parte talebana è stato confermato
il buon esito dell'operazione, che ha anche permesso di acquisire molte armi ed equipaggiamento
militare.
Cuba: il cardinale Ortega incontra l’ex presidente Usa Carter L’ex
presidente degli Stati Uniti, Jimmy Carter, è stato ricevuto ieri a Cuba dal cardinale
Jaime Ortega, arcivescovo de L’Avana, al suo arrivo nell’isola caraibica nell’ambito
di una visita di tre giorni, in compagnia della moglie e di alcuni collaboratori.
Il colloquio a porte chiuse si è svolto nella sede dell’arcivescovado. Un incontro
– riferisce una nota del porporato - “cordiale ed ameno”, durante il quale Carter
ha manifestato “la sua soddisfazione per il processo di dialogo che conduce la Chiesa
a Cuba con il governo del presidente Raul Castro Ruz” e che “ha portato alla scarcerazione
di più di cento prigionieri cubani”. L’ex presidente Carter ha inoltre manifestato
“vivo interesse per il lavoro pastorale della Chiesa cattolica a Cuba”.
Cina:
‘sparizione’ di un dissidente Uno scrittore australiano di origine cinese è
''sparito'' da domenica scorsa all'aeroporto di Guangzhou, nel sud della Cina, dopo
essere stato seguito da tre uomini. Lo ha denunciato il quotidiano Sidney Morning
Herald, secondo il quale lo scrittore, Yang Henjun, potrebbe essere l'ultima vittima
di un'ondata di ''sparizioni'' di dissidenti cinesi, che ha già avuto tra le sue vittime
alcuni degli avvocati democratici più in vista del Paese. La repressione del dissenso
si è intensificata dopo il lancio, in febbraio, delle cosiddette ''passeggiate dei
gelsomini'', manifestazioni pacifiche pro-democrazia organizzate attraverso Internet.
Italia:
arresti eccellenti nel crimine organizzato La Polizia di Caserta ha arrestato
il latitante Carmine Morelli, esponente di spicco del clan ''dei Casalesi-gruppo Schiavone''.
Latitante dal luglio 2010, l'uomo era ricercato per il triplice omicidio di Papa-Minotolo-Buonanno,
affiliati della stessa organizzazione camorrista. Con la cattura di Morelli sono stati
arrestati tutti i componenti del gruppo che ideò, organizzò ed eseguì il triplice
omicidio, tra cui anche il mandante, Nicola Schiavone, figlio di Francesco ''Sandokan''
e Francesco Salzano, catturato il mese scorso in Brasile, dove aveva trovato rifugio.
Arrestate per favoreggiamento aggravato anche quattro persone sorprese nell'abitazione
dove il latitante è stato arrestato. In un’altra operazione antimafia, beni per oltre
10 milioni di Euro sono stati sequestrati, dalla Dia di Caltanissetta e dai Carabinieri,
a Salvatore Seminara, considerato dai magistrati un capo delle cosche dell'ennese,
che sta scontando in carcere 10 anni. I sigilli sono stati posti a più di 40 immobili
tra terreni e fabbricati, numerosi conti correnti bancari e aziende di allevamento.
(Panoramica internazionale a cura di Roberta Gisotti)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 88