2011-03-28 12:09:23

Nel segno della memoria, la visita del Papa alle Fosse Ardeatine: il commento dello storico della Cattolica, Giovagnoli


Un momento storico nel segno della memoria e della dignità dell’uomo: ha avuto ampia eco, a livello internazionale, la visita che Benedetto XVI ha compiuto ieri al sacrario delle Fosse Ardeatine, dove 67 anni fa i nazisti trucidarono 335 civili innocenti. In questo luogo, ha detto il Papa con parole commosse, è stato offeso Dio. Per una riflessione sul significato di questa visita, Alessandro Gisotti ha intervistato lo storico Agostino Giovagnoli, docente all’Università Cattolica di Milano:RealAudioMP3

R. – Rappresenta un elemento importante, come del resto anche altre prese di posizione di Papa Ratzinger nei confronti del nazismo, durante le sue visite in Germania, ad Auschwitz ed anche in altre occasioni. Bisogna dire che Benedetto XVI non si è sottratto a queste attese e ancora una volta lo ha rimarcato con grandissima fermezza.

D. – Questo colpisce anche del discorso che il Santo Padre ha rivolto ieri alle Fosse Ardeatine: “un’offesa a Dio e all’uomo”...

R. – Volere equiparare il peccato contro l’uomo al peccato contro Dio significa volere in qualche modo sottolineare il carattere assoluto della condanna e anche la violenza del male compiuto in questo modo. Un male che non può conoscere attenuazioni o giustificazioni di carattere storico. Trattandosi poi di una vicenda storica che riguarda il nazismo, ciò colpisce in modo particolare.

D. – Come già Giovanni Paolo II, anche Benedetto XVI persegue l’impegno della "purificazione della memoria"...

R. – Benedetto XVI ritiene che occorra avere chiarezza di fronte a ciò che invece potrebbe sembrare ambiguo. La Chiesa deve essere del tutto monda dalle colpe e dalla "polvere della storia", se così si può dire, anche se naturalmente il peccato è sempre presente. Quindi, questa presa di posizione è in linea con altre su diversi campi. C'è la chiarezza, la nettezza tipica del magistero ratzingeriano.

D. – Da ultimo, senza dubbio, anche una visita nel segno della memoria – abbiamo detto – della dignità dell’uomo, della riconciliazione...

R. – La gradita presenza degli ebrei è stata, in qualche modo, anche sollecitata. Certamente tra le vittime delle Fosse Ardeatine ci sono stati anche 76 ebrei, ma il modo in cui è stata sottolineata questa presenza con il rabbino Di Segni sta ad indicare ancora una volta che Benedetto XVI ha una particolare attenzione verso il popolo ebraico, sente in modo particolare la responsabilità di chiarire, al di là di equivoci che talvolta si sono creati durante il suo Pontificato, la sua netta presa di posizione a favore di un rapporto chiaro e forte con gli ebrei. (ap)







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