Dottorato ad honorem in Bioetica per il cardinale Sgreccia dall’ateneo “Regina
Apostolorum”
Il 25 marzo scorso, in occasione della ricorrenza dell’Annunciazione, anniversario
dell’enciclica di Giovanni Paolo II “Evangelium Vitae” e giorno di festa per il decimo
anno dell’Ateneo Pontificio “Regina Apostolorum”, l’ateneo stesso, che ospita la prima
facoltà di Bioetica al mondo, ha conferito il primo dottorato honoris causa in Bioetica
al cardinale Elio Sgreccia, promotore della bioetica personalista in Italia e nel
mondo. L’ordinario della facoltà di Bioetica, padre Gonzalo Miranda, ha voluto ricordare
il porporato come pioniere del personalismo ontologicamente fondato e ne ha sottolineato
l’impegno a sostegno della sinergia tra Fede e Ragione, nonché gli importanti ruoli
da lui ricoperti, come la presidenza della Pontificia Accademia per la Vita e della
Federazione internazionale dei centri e istituti di bioetica di ispirazione personalistica,
la fondazione dell’associazione Donum Vitae e la realizzazione del primo Manuale di
bioetica, oggi alla quarta edizione e tradotto in ben nove lingue, che costituisce
un irrinunciabile punto di riferimento per gli studiosi e gli allievi di tutto il
mondo. Nella sua Laudatio, inoltre, secondo quanto riporta la Zenit, padre Miranda,
ha evidenziato la necessità di una rinnovata riflessione su un Dio creatore e provvidente,
che un diffuso secolarismo ha oscurato, e richiamandosi alla Creazione ha ripreso
l’essenzialità della relazione uomo-donna, il senso della generazione e della morte:
è dalla connessione tra Dio e l’uomo, infatti, che derivano quelle tra spirito e corpo
e, appunto, tra uomo e donna. (R.B.)