Yemen: accordo in vista per l’avvio di un processo di transizione politica
Nello Yemen, sembra stia maturando un accordo tra l'opposizione e il presidente Ali
Abdullah Saleh per il trasferimento dei poteri nel Paese. Lo ha dichiarato il ministro
degli Esteri, Abubakr al-Qirbi, spiegando che potrebbe essere negoziato un calendario
del processo di transizione. Solo ieri, però, il presidente Saleh ha detto ai suo
sostenitori che lascerà il potere solo in mani sicure e non nelle mani di una “minoranza”
di “avventurieri”. È da oltre un mese che nel Paese si svolgono manifestazioni anti-governative,
mirate principalmente a ottenere le dimissioni di Saleh, al potere da 32 anni. Le
proteste, represse duramente dalle forze dell'ordine, sono culminate circa una settimana
fa nel “massacro di Sanaa”, con decine di morti.
Giordania La situazione
resta tesa in diversi altri Paesi del mondo arabo. In Giordania 16 dei 23 membri del
comitato di dialogo nazionale, istituito dal governo per dar vita alle riforme democratiche,
si sono dimessi in queste ore. La decisione è stata presa a causa della violenta repressione
delle forze di sicurezza contro i manifestanti, che ieri ha provocato una vittima
e decine di feriti.
Afghanistan Il presidente afghano Karzai si è
rivolto ieri sera via radio ai talebani invitandoli ad accettare il dialogo unendosi,
così, ai processi di pace e preparando la strada al ritiro delle truppe straniere
da dieci anni nel Paese. Intanto, il contingente internazionale dell’Isaf ha fatto
sapere che un numero imprecisato di civili sono rimasti uccisi accidentalmente nel
corso di un’operazione condotta nella provincia meridionale di Helmand. Nella stessa
zona, anche un soldato è stato ucciso nel corso di un attacco di ribelli.
Pakistan Nella
notte due scuole dipendenti dal governo pakistano sono state fatte saltare in aria
a Peshawar, da un gruppo di militanti talebani che si oppongono alla diffusione dell’istruzione,
soprattutto femminile. Intanto, il ministro degli Interni, Rehman Malik, ha fatto
sapere che sono stati arrestati i mandanti e gli esecutori dell’omicidio dell’ex primo
ministro pakistano Benazir Bhutto, uccisa nel dicembre 2007, e che presto saranno
resi noti i nomi.
Costa d’Avorio Ouattara è il leader legittimo della
Costa D’avorio. Lo ha detto il presidente statunitense Obama, precisando che se il
presidente uscente Gbagbo si ostinerà a mantenere il potere, le violenze e le vittime
nel Paese aumenteranno come anche l’isolamento diplomatico ed economico. Fino ad ora
– secondo l’Onu – gli scontri tra le opposte fazioni hanno provocato 500 morti e forse
un milione di sfollati.
Canada Il governo di minoranza conservatore
canadese di Stephen Harper è caduto ieri a seguito del voto di sfiducia espresso dal
parlamento. La mozione promossa dal partito liberale era basata su un rapporto della
commissione interna secondo cui i Conservatori avrebbero mentito al Parlamento per
non aver completamente divulgato i costi di alcuni provvedimenti. Dopo lo scioglimento
dell'assemblea legislativa, in Canada ci saranno all'inizio di maggio le quinte elezioni
federali degli ultimi dieci anni.
Portogallo ''Il Portogallo non
ha bisogno di aiuto''. Così, il premier portoghese dimissionario, Socrates, ha negato
qualsiasi richiesta di finanziamento al Fondo salva-stati da parte di Lisbona. Il
tema però resta al centro dei timori e del dibattito europeo. Il servizio di Riccardo
Carucci:
Rimane una
grande incertezza sull’eventuale ricorso del Portogallo ad un aiuto esterno e, almeno
pubblicamente, le pressioni europee in questo senso sembrano essersi attenuate. L’impegno
del Portogallo, vittima di interessi sempre più alti sui mercati internazionali, è
di ridurre, quest’anno, il deficit al 4,6 per cento, al 3 l’anno prossimo ed al 2
per cento nel 2013. Su questo è d’accordo anche il leader del partito socialdemocratico
di centro destra, Pedro Passos Coelho, probabile futuro primo ministro. Più prudente
in materia di aiuto esterno, contrario a nuove tasse senza escludere un aumento dell’Iva,
Passus Coelho chiede sia fatta piena chiarezza sullo stato reale delle finanze del
Portogallo, dopo i dubbi dell’Eurostat sul reale deficit del 2010. I portoghesi, insomma,
non sfuggiranno a nuovi sacrifici e alla recessione, che sia per imposizione esterna
o per decisione di un governo nazionale. Governo che dovrà essere di maggioranza assoluta
e di massimo consenso, anche per meglio affrontare le inevitabili proteste sociali.
Russia
economia D'ora in poi gli investitori stranieri potranno acquistare, senza
l'approvazione preventiva di una commissione governativa presieduta dal premier Vladimir
Putin, sino al 25% delle azioni delle societa' strategiche russe, ossia tutte quelle
che possiedono una licenza d'esplorazione di grandi giacimenti di materie prime, a
partire da gas e petrolio. Lo riferisce la stampa russa riferendo l'esito di una riunione
presieduta ieri dallo stesso Putin. Obiettivo dell'emendamento è di attirare e agevolare
l'accesso degli investitori stranieri, anche in vista dei colossali progetti di esplorazione
dei giacimenti artici.
Domani torna l’ora legale Alle ore 2.00 di
domenica notte, 27 marzo, entrerà in vigore l’ora estiva europea, con conseguente
spostamento in avanti di un’ora delle lancette degli orologi. L’ora legale resterà
in vigore fino alla notte tra il 29 e il 30 ottobre. (Panoramica internazionale
a cura di Marco Guerra)
Bollettino del Radiogiornale della Radio
Vaticana Anno LV no. 85