2011-03-26 16:25:12

Torna a preoccupare la tubercolosi in Myanmar


Si alza l’attenzione sul tema della diffusione della tubercolosi in Myanmar, dove, secondo un’indagine condotta tra il 2009 e il 2010 e riportata dalla Fides, una grande percentuale dei casi non viene diagnosticata. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha registrato, nel periodo preso in considerazione, 300mila casi su una popolazione totale di 53 milioni di abitanti e un incremento di nuovi contagi pari al 64 per cento. Per la maggior parte si tratta di uomini che vivono in aree urbane, dove la pandemia prosegue a velocità doppia rispetto alle aree rurali. Uno dei problemi più gravi è che molti dei contagiati non sanno di esserlo perché vivono lontano da strutture sanitarie, non ricevono adeguata assistenza medica, oppure si curano, ma quando si sentono meglio interrompono i trattamenti, rischiando di peggiorare il proprio quadro clinico. Secondo l’Oms, ogni anno nel mondo un milione e 700mila persone muoiono di tubercolosi e il tasso di diffusione globale è molto più alto che in altri periodi storici, con un picco preoccupante in Asia, dove raggiunge il 55 per cento. (R.B.)







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