I vescovi canadesi pubblicano una Guida per le elezioni federali
In vista delle prossime elezioni federali in Canada, la Commissione Giustizia e Pace
della Conferenza episcopale canadese (Cecc/Cccb) ha pubblicato una guida in cui i
fedeli sono invitati ad esercitare il loro diritto di voto con responsabilità e discernimento.
Intitolato “Fare sentire la propria voce”, il documento si propone di aiutare gli
elettori cattolici a meglio valutare i programmi e le scelte politiche dei candidati
alla luce degli insegnamenti della Chiesa. “Esercitando il loro diritto di voto -
si legge nell’introduzione - gli elettori adempiono al dovere di scegliere un governo
e inviano un segnale chiaro ai candidati” che con il loro impegno “contribuiscono
generosamente al bene comune della società”. Il documento richiama in particolare
l’attenzione su cinque questioni importanti: il rispetto della vita e della dignità
della persona umana dal concepimento fino alla morte naturale; la giustizia sociale;
la promozione umana e della famiglia; la pace nel mondo e la tutela responsabile dell’ambiente
e delle risorse naturali. Optare per la vita, afferma tra l’altro, significa “esigere
il diritto alla vita per i più piccoli tra di noi: gli embrioni e i feti”; proteggere
ogni persona da qualsiasi strumentalizzazione tecnologica; rispettare la vita e la
dignità delle persone giunte alla fine della vita; rifiutare la pena di morte; prendersi
cura delle persone più vulnerabili e povere e sostenere e accompagnare i disabili,
gli anziani, i malati e i sofferenti. L’elettore cattolico è chiamato inoltre a valutare
i programmi dei partiti politici e dei candidati sulla lotta alla povertà e all’esclusione
sociale, nonché il loro impegno in difesa della famiglia e per la promozione umana,
compresa quella degli immigrati. Allo stesso modo dovrà chiedersi quale ruolo i vari
candidati vogliono ritagliare per il Canada nella promozione della giustizia e della
pace nel mondo. Infine, dovrà egli valutare le politiche proposte in materia di tutela
dell’ambiente nell’interesse delle future generazioni. Anche se i cattolici in alcuni
casi possono trovarsi di fronte a “scelte difficili”, sottolinea in conclusione il
documento, “la Chiesa ci ricorda che “la coscienza cristiana ben formata non permette
a nessuno di favorire con il proprio voto l’attuazione di un programma politico o
di una singola legge” incompatibile con i contenuti fondamentali della fede e della
morale’ [cfr. la Nota Dottrinale della Congregazione per la Dottrina della Fede circa
l'impegno dei cattolici nella vita politica]”. (A cura di Lisa Zengarini)