Credenti e non credenti ritrovino la via del dialogo: così il Papa nel videomessaggio
per il Cortile dei Gentili a Parigi
Con il videomessaggio del Papa si è concluso ieri sera a Parigi la due giorni del
Cortile dei Gentili, lo spazio permanente di dialogo tra credenti e non credenti promosso
dal Pontificio Consiglio della Cultura e dal suo presidente, il cardinale Gianfranco
Ravasi. Diverse migliaia, soprattutto giovani, le persone riunite davanti alla Cattedrale
di Notre Dame per ascoltare le parole di Benedetto XVI. Da Parigi, Jean Charles
Putzolu:
Unesco, Sorbona,
Accademia Francese e ieri sera il sagrato della Cattedrale di Parigi, questo è stato
il percorso del Cortile dei Gentili, che si è concluso ieri sera con una serata decisamente
più festiva e con il messaggio di Benedetto XVI alle diverse migliaia di persone radunatesi
davanti a Notre Dame.
"La question de Dieu n'est pas un danger pour
la société ...". Ai credenti e i non credenti invitati a partecipare
all’evento, il Santo Padre ha ribadito che “la questione di Dio non è un pericolo
per la società, essa non mette in pericolo la vita umana! La questione di Dio non
deve essere assente dai grandi interrogativi del nostro tempo”.
"Chers
amis, vous avez à construire des ponts entre vous ...". Siete chiamati
a costruire dei ponti tra voi - dice il Papa - perché nel vostro Paese e in Europa,
credenti e non credenti ritrovino la via del dialogo. Riprendendo i valori della Repubblica
francese “libertà uguaglianza e fraternità”, Benedetto XVI spiega che le religioni
non devono avere paura di una laicità giusta e aperta, che lascia ognuno libero di
credere o no, rispettosa di fronte al diritto di tutti a rimanere fedeli alle proprie
convinzioni, e in fraternità con l’altro.
"N'ayez pas peur! Sur
la route d'un monde nouveau ...". “Non abbiate paura - conclude il Santo
Padre - sulla strada che percorrete insieme verso un mondo nuovo, siate cercatori
dell’Assoluto e cercatori di Dio”. Sul sagrato di Notre Dame, quando il volto del
Papa è apparso, la folla si è fatta silenziosa. Occhi puntati sui megaschermi, ha
attentamente ascoltato il videomessaggio accolto con un caloroso applauso finale.
E in molti si sono diretti verso l’interno della Cattedrale dove ad aspettarli c’erano
i membri della Comunità ecumenica di Taizé, con i quali hanno potuto condividere un
momento di preghiera, se credenti, o avvicinarsi al “Dio sconosciuto”. Da Parigi
per la Radio Vaticana, Jean Charles Putzolu.
Credenti e non credenti in
dialogo continuo, un confronto proficuo per conoscersi, per rispondere insieme agli
interrogativi decisivi del nostro tempo, sul ruolo di Dio, che non rappresenta un
pericolo per la società e per la persona, sull’incontro tra realtà delle fede e della
ragione che permetta all’uomo di trovare se stesso. Questi alcuni dei passaggi del
messaggio del Papa ai presenti ieri a Parigi. Sentiamo la nota del nostro direttore
generale, padre Federico Lombardi:
“Voi volete
stare insieme per incontrarvi e dialogare a partire dai grandi interrogativi dell’esistenza
umana”. “Voi non credenti, volete chiamare in causa i credenti, esigendo da loro la
testimonianza di una vita coerente con ciò che essi professano e rifiutando qualsiasi
deviazione che renda disumana la religione…Voi credenti, volete dire che la questione
di Dio non è un pericolo per la società, non mette in pericolo la vita umana! La domanda
di Dio non deve essere assente dai grandi interrogativi del nostro tempo”. “Avete
tanto da dirvi gli uni agli altri…Credo profondamente che l’incontro tra la realtà
della fede e della ragione permetta all’uomo di trovare se stesso”. Benedetto XVI
si rivolge così a credenti e non credenti – soprattutto giovani - in dialogo sul sagrato
di Notre Dame di Parigi, con un appello appassionato alla ricerca comune della via
verso l’Assoluto, senza paure e diffidenze reciproche. Un messaggio tutto e solo positivo,
incoraggiante, per distruggere le barriere. Il Dio conosciuto nella fede è pur sempre
un Dio misterioso, e i suoi adoratori non si sentono affatto lontani da chi cerca
veramente un Dio sconosciuto. Perciò il Papa invita tutti a non avere paura e a percorrere
insieme “il cammino verso un mondo nuovo”. Cammino faticoso e “senza scorciatoie”,
ma cammino entusiasmante “di libertà, uguaglianza e fraternità”. Parole di grande
speranza. Papa Benedetto ci ha detto fin dal primo giorno del suo pontificato che
la questione di Dio è la prima di tutte. E che ci riguarda tutti, senza distinzioni
e limiti. Riusciremo ad approfondirla di nuovo, insieme? Il “Cortile dei gentili”
è un ottimo luogo di partenza per questo cammino.