Dopo il Giappone, un terremoto ieri sera ha colpito anche l’ex Birmania, al confine
con la Thailandia e il Laos, con una scossa di 6.8 gradi. Il bilancio del sisma -
ancora provvisorio - è di almeno 75 vittime. Sul versante nipponico, invece, si estende
il rischio radioattivo dopo i nuovi danni scoperti in queste ore al reattore numero
tre della centrale di Fukushima. Il servizio è di Eugenio Bonanata:
E’ una vera
e propria lotta contro il tempo per scongiurare il peggio. Chiare le parole del premier
giapponese Naoto Kan durante l’ultima conferenza stampa che si è svolta oggi: la situazione
nella centrale – ha detto - resta altamente “imprevedibile”. I tecnici della società
che gestisce l’impianto hanno ammesso che proseguono a rilento le operazioni di raffreddamento
dei reattori. Ieri, due impiegati sono stati ricoverati in ospedale dopo aver subito
un’alta dose di radiazioni. Preoccupazione massima, inoltre, per i danni segnalati
oggi alla vasca del reattore numero tre che contiene le barre di combustibile. Il
governo ha invitato all’evacuazione volontaria fino a 30 chilometri dalla centrale,
mentre il ministero della Sanità nipponico, per la prima volta dalla crisi, ha rilevato
alti livelli di radioattività in legumi provenienti da Tokio ma non destinati alla
vendita. Taiwan e la Corea del Sud hanno vietato l’importazione di prodotti alimentari.
Dal vertice europeo di Bruxelles è arrivato il via libera agli stress test nelle centrali
del Vecchio Continente. In Giappone, intanto, a due settimane dal sisma e dallo tsunami
il bilancio delle vittime si fa sempre più drammatico: 10 mila morti e 17 mila 500
dispersi. E ieri sera un terremoto ha colpito anche il Myanmar, in una vasta area
rurale verso il confine con la Thailandia e il Laos. Una doppia la scossa - di 6.8
gradi Richter la più forte - che ha provocato più di una settantina di morti e un
centinaio di feriti. Il bilancio, però, non è ancora ufficiale e potrebbe aggravarsi
nelle prossime ore. Momenti di panico si sono registrati nella capitale birmana, Rangoon,
e in quella tailandese, Bangkok, dove comunque non si ha notizia di danni.