Inaugurato a Nazareth il primo museo dedicato a Maria
Un luogo di apprendimento biblico e di arricchimento spirituale: è tutto questo e
molto di più il Centro Maria di Nazareth inaugurato nella città della Galilea dove
la Madonna trascorse gran parte della sua vita e dove ricevette l’annuncio dell’Angelo.
Ed è proprio oggi, nella festa dell’Annunciazione, che si è svolta la cerimonia inaugurale
presieduta dal vicario patriarcale di Israele, mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo, alla
presenza di sindaco e ambasciatori. L’obiettivo del museo interattivo è far conoscere
alle migliaia di pellegrini che ogni anno visitano la vicinissima Basilica dell’Annunciazione
il significato che Maria ha ancora per l’uomo di oggi e l’importanza di quel suo sì
che dette vita al mistero dell’Incarnazione. L’idea della realizzazione di questo
centro internazionale risale al Giubileo del 2000, ma solo nel gennaio 2007 si riuscì
a posare la prima pietra del museo, nato grazie anche alla collaborazione con biblisti
e teologi, che oggi sorge all’interno di un edificio di epoca ottomana e si articola
in quattro sale, per un percorso di visita della durata di un’ora circa. Il quotidiano
Avvenire specifica che la prima sala è dedicata all’Antico Testamento e spiega come
la storia della giovane donna di Nazareth si sia intrecciata con quella del Messia;
la seconda si concentra sulla vita quotidiana della Sacra Famiglia e sui 30 anni che
Gesù visse con Maria e Giuseppe; la terza racconta Maria nel mistero della Salvezza
e la vita pubblica di Gesù vista attraverso gli occhi della madre; la quarta e ultima,
parla del cammino della Chiesa dopo la Pentecoste, accompagnata dalla Madonna. Oltre
all’area prettamente espositiva, il centro comprende una terrazza panoramica su Nazareth,
la cappella “A Gesù attraverso Maria” in cui si svolge l’Adorazione perpetua e una
mappa murale interattiva sui santuari mariani nel mondo. Infine il centro, voluto
dalla comunità Chemin Neuf e dall’associazione francese “Maria di Nazareth” ha anche
una forte dimensione interreligiosa: non si dimentica, infatti, lo sguardo di Maria
sulle Chiese d’Oriente, il modo in cui è presentata dal Corano e il suo volto di donna
ebrea. Da domani il centro sarà aperto al pubblico. (R.B.)