Cina. Festa dell’Annunciazione: veglie di preghiera per la pace e le vittime delle
calamità naturali
La pace per il mondo creato da Dio ma distrutto dalla guerra causata dall’uomo e dalle
calamità naturali, la benedizione del Signore per tutti i popoli che soffrono: queste
le invocazioni rivolte al Signore dalla comunità cattolica continentale durante le
Veglie di preghiera celebrate ieri sera, alla vigilia della solennità dell’Annunciazione,
in diversi luoghi. Secondo le informazioni pervenute all’agenzia Fides, una lunga
adorazione si è svolta ieri sera nella Cattedrale della diocesi di Ji Nan, nella provincia
dello Shan Dong, con ampia partecipazione di fedeli. Guidati dalle suore della congregazione
diocesana, nello spirito di carità cristiana, quanti hanno preso parte alla Veglia
hanno pregato intensamente per i terremotati della Cina (della provincia di Yun Nan)
e del Giappone, oltre che per le popolazioni costrette a vivere nell’instabilità e
nell’insicurezza, come nello Yemen, in Libia, ecc. Tutti hanno invocato il Signore
perché “accolga nel suo paterno abbraccio tutte le vittime della guerra e dei disastri
naturali”, e perché “i vivi possano avere il coraggio di seguire nella loro vita il
disegno di Dio e non i capricci degli uomini”. I seminaristi del Seminario minore
di Zhao Zhuang, della città di Xing Tai nella provincia di He Bei, si sono stretti
intorno all’Eucaristia e alla Parola di Dio, per la Veglia dell’Annunciazione durante
la quale hanno pregato in particolare per la pace nel mondo. Ripercorrendo gli eventi,
quasi tutti tragici, degli ultimi tempi, hanno pregato per la popolazione della provincia
dello Yun Nan e del Giappone, per le popolazioni del Medio oriente e dei paesi nord
africani. Secondo la testimonianza di uno di loro, “il mondo di oggi, non è bello
come abbiamo sognato. Ma proprio per questo abbiamo il dovere di pregare, di aiutare
il mondo a rientrare nella pace, come ci ha insegnato Gesù”. (R.P.)