Benedetto XVI concede l'Ecclesiastica Communio al patriarca maronita Béchara Boutros
Raï
Benedetto XVI ha concesso la “Ecclesiastica Communio” al patriarca di Antiochia dei
Maroniti Béchara Boutros Raï che, eletto dal Sinodo dei Vescovi della Chiesa Maronita
il 15 marzo scorso, l'aveva chiesta in conformità al Codice di Diritto Canonico delle
Chiese Orientali. Il patriarca Béchara Raï succede al cardinale Nasrallah Pierre Sfeir.
Il servizio di Tiziana Campisi:
Sin dalle
origini la Chiesa maronita è stata legata al successore di Pietro; il primo degli
apostoli “è stato chiamato da Gesù a custodire nell’unità, nella verità e nell’amore
la sua unica Chiesa” e da secoli il patriarca della Chiesa maronita assume anche il
nome di Pietro quando viene eletto. Motiva così Benedetto XVI la concessione della
Comunione Ecclesiastica al patriarca Béchara Raï, “conformemente alla Tradizione e
ai desideri della Chiesa cattolica”. “Avrete l’ardore, rischiarato dalla saggezza
e temperato dalla prudenza per guidare la Chiesa maronita”, si legge nella lettera
del Papa, che invoca Dio perché possa assistere il patriarca nella proclamazione della
Parola che salva, “perché essa possa essere vissuta e celebrata con pietà secondo
le antiche tradizioni spirituali e liturgiche della Chiesa maronita”, assicura la
propria preghiera a Cristo perché accompagni la missione del capo della Chiesa maronita
e invoca l’intercessione della Vergine dell’Annunciazione perché lo renda messaggero
di unità. Il pensiero di Benedetto XVI è soprattutto per la nazione libanese, perché
tutte le comunità religiose che vi sono presenti, “in uno slancio ecumenico ed interreligioso,
compiano in Oriente e nel mondo intero il proprio ruolo di solidarietà e di pace”.
Al patriarca maronita, ordinato sacerdote nel 1967 e vescovo nel 1986 - e che dal
1967 al 1975 è stato responsabile del Programma arabo della Radio Vaticana - il Papa
ha infine impartito la sua benedizione apostolica.