Portogallo: è crisi politica, economica e monetaria
Una crisi politica, economica e monetaria. E’ iniziato per il Portogallo lo scenario
più difficile dopo le dimissioni, ieri sera, del governo minoritario socialista, guidato
dal premier socialista Socrates, in seguito alla bocciatura in Parlamento della manovra
antideficit concordata con Bruxelles. La crisi politica potrà avere conseguenze gravissime
per il Paese, ha dichiarato Socrates. Da Lisbona, Riccardo Carucci: In preda ad una
grave crisi economica, finanziaria e sociale, il Portogallo deve affrontare ora anche
una crisi politica, in seguito alle dimissioni del governo minoritario socialista
eletto nel 2009. Il parlamento, infatti, con il voto delle opposizioni sia di destra
che di sinistra, ha bocciato l’ultimo piano di ostilità per ridurre il deficit di
bilancio preparato dal governo, già presentato a Bruxelles in uno sforzo estremo di
evitare il ricorso, dopo Grecia ed Irlanda, al Fondo di stabilizzazione europeo e
al Fondo Monetario internazionale. Un programma con gravose conseguenze sociali che
prende di mira soprattutto i pensionati. Ieri sera dopo il voto del parlamento, il
primo ministro, Josè Socrates, si è recato dal presidente della Repubblica per presentare
le dimissioni. Il presidente della Repubblica non potrà che sciogliere il parlamento
e indire nuove elezioni e ci vorranno forse tre mesi per avere un nuovo governo.