2011-03-24 08:49:49

India: ucciso un altro cristiano in Orissa


In Orissa continuano le persecuzioni contro i cristiani. Lo scorso 10 marzo - riferisce l'agenzia AsiaNews - è scomparso Angad Digal, cattolico di Mondasoro (Kandhamal). Fonti locali affermano che l’uomo è stato ucciso a Tilakapanga, dove si era recato insieme con alcuni conoscenti indù. Da giorni, familiari, volontari e attivisti per i diritti umani della diocesi di Cuttack stanno cercando il corpo, ma a tutt’oggi non è stato ancora trovato. Padre Laxmikant Pradhan spiega che solo uno dei due uomini sospettati di omicidio è stato arrestato. “L’inerzia delle autorità – afferma – non fa che peggiorare la situazione della famiglia e di tutti i cristiani di Kandhamal”. Il sacerdote sottolinea che la popolazione è sotto shock e ha paura. “Occorre trovare il cadavere di Digal – afferma - e porre fine a questa cultura di impunità”. Dopo i pogrom anticristiani del 2008 gli estremisti indù, hanno continuato a minacciare e spesso uccidere cattolici e tribali, nell’indifferenza generale delle autorità. Per paura di ritorsioni, la popolazione ha timore a sporgere denuncia e la maggior parte dei casi di omicidio restano senza colpevole e sono ignorati dalle forze dell’ordine. Fratel Markose, monfortiano e avvocato delle famiglie vittime dei pogrom, racconta ad AsiaNews che la polizia ha reso noto lo scorso 20 marzo l’uccisione di Mathew Sunamajhi e di suo figlio, avvenuta il 25 agosto 2008. Entrambi sono stati torturati e ammazzati dai radicali indù durante le violenze di Kandhamal, ma a tutt’oggi nessuno aveva denunciato il fatto per paura di ritorsioni. Secondo fratel Markose è impossibile contare tutti i casi di omicidio, scomparsa e violenza avvenuti in questi anni. “Molti – afferma - stanno venendo alla luce solo ora e la Chiesa sta non si stanca di seguire queste vicende per dare giustizia alle vittime”. (R.P.)







All the contents on this site are copyrighted ©.