I cristiani di India e Pakistan: è un atto oltraggioso il Corano bruciato in Florida
Un atto “irrispettoso, di pura follia”. Così Sajan K George, direttore del Global
Council of Indian Christians (Gcic), definisce il gesto del pastore Wayne Sapp, che
lo scorso 20 marzo in Florida ha bruciato un corano, sotto la supervisione del predicatore
evangelico Terry Jones. “La libertà d’espressione – continua – non significa insultare
gli altri e ferire i loro sentimenti religiosi”. Anche l’arcivescovo di Lahore Lawrence
John Saldanha ha espresso la sua rabbia e costernazione sull’incidente. In un comunicato
stampa, il porporato ha dichiarato: “A nome del vescovo cattolico e dei cristiani
del Pakistan, condanno questo atto di follia pura, che non rappresenta i valori cristiani
né gli insegnamenti della Chiesa. Ci dispiace constatare che qualcuno che si definisce
pastore sia così ignorante in quella che è la sua religione, oltre che della normale
decenza”. Lo scorso settembre Terry Jones aveva attirato la condanna da parte della
comunità internazionale per la sua proposta di voler dare fuoco a un mucchio di corani
per l’anniversario degli attacchi dell’11 settembre. “L’atto oltraggioso del pastore
– ribadisce Sajan George – è in contrasto con la vita e gli insegnamenti di Gesù Cristo”.
Tuttavia, nel denunciare il rogo il direttore del Gcic chiede ai leader mondiali di
non dimenticare la crescita allarmante dei casi di persecuzione contro i cristiani
in tutto il mondo. Il riferimento è anzitutto al Pakistan, la cui draconiana legge
sulla blasfemia è già costata la vita di Salmaan Taseer, Shahbaz Bhatti, e tiene in
bilico quella di Asia Bibi e molti altri. In India, cresce la preoccupazione per la
recente diffusione in tutto il Paese del Popular Front of India (di matrice islamica)
e la sua connessione con altri gruppi e associazioni fondamentaliste. Appena un mese
fa, il 19 febbraio alcuni militanti musulmani hanno dato fuoco alla scuola internazionale
S. Paul, un istituto cristiano privato. La rete del Popular Front of India è in costante
crescita. (R.P.)