2011-03-24 14:32:20

Canada: al via la prima riunione della Commissione mista tra cattolici ed evangelici


Cercare di superare le reciproche incomprensioni per vedere se e come sia possibile procedere all’approfondimento del comune impegno per la testimonianza cristiana in Canada. Questo l’obiettivo di fondo della nuova commissione mista tra la Conferenza episcopale canadese (Cecc/Cccb) e l’Alleanza Cristiana e Missionaria (Christian and Missionary Alliance - Cma), una coalizione di 430 comunità evangeliche presente in Canada dal 1865 e con un’intensa attività missionaria in molti Paesi del mondo. Oggi e domani – riferisce l’Osservatore Romano - la nuova commissione si riunirà a Toronto per il suo primo incontro che suggella tre anni di contatti e discussioni informali. Il tema centrale di questa prima fase dei lavori sarà appunto la possibilità di rafforzare la presenza cristiana in Canada. Come sottolineato da David Freeman del Cma, che presiede, insieme a mons. Daniel Joseph Bohan la commissione mista, il passaggio dai contatti informali a un dialogo ufficiale tra la Chiesa cattolica e Chiese evangeliche rappresenta un momento significativo per l’ecumenismo, poiché si auspica un’azione che esca dall’ambito dell’arricchimento personale per aprire una nuova fase nella quale poter riaffermare i valori irrinunciabili per i cristiani non solo nella società civile, ma anche all’interno della stessa comunità cristiana e dell’universo multireligioso che caratterizza il Canada. Un dialogo - ha ricordato Freeman - in cui non mancano le difficoltà, soprattutto per le profonde differenze teologiche che sembrano costituire un ostacolo insormontabile alla definizione di un progetto comune di testimonianza cristiana nella società, così come è avvenuto per decenni, quando le comunità evangeliche si sono scontrate con la Chiesa cattolica. Nonostante queste difficoltà ha prevalso nell’Alleanza cristiana e missionaria la decisione di accogliere l’invito della Conferenza episcopale canadese di dare una forma ufficiale e stabile ai colloqui. In questa decisione ha pesato soprattutto la valutazione positiva della posizione assunta dalla Chiesa cattolica sul matrimonio e sulla famiglia con il richiamo al modello biblico e al Magistero. Il progredire del dialogo, anche a livello informale, ha permesso di cogliere il profondo legame tra la Scrittura e la liturgia, presente nella Chiesa cattolica, aprendo così nuovi spazi di confronto con le comunità evangeliche. Con la creazione della commissione mista la Conferenza episcopale canadese conferma il proprio impegno per la promozione del dialogo ecumenico e interreligioso, un impegno iniziato durante il Concilio con la partecipazione nel 1965 al dialogo teologico cattolico-ortodosso nordamericano e proseguito con la nascita di una Commissione anglicano-cattolica nel 1971, con quella per il dialogo con la Chiesa Unita nel 1974 fino a quella con i vescovi ortodossi canadesi nel 2001, senza dimenticare il Gruppo di lavoro ebraico-cristiano attivo fin dal 1977. (L.Z)







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