Canada: al via la prima riunione della Commissione mista tra cattolici ed evangelici
Cercare di superare le reciproche incomprensioni per vedere se e come sia possibile
procedere all’approfondimento del comune impegno per la testimonianza cristiana in
Canada. Questo l’obiettivo di fondo della nuova commissione mista tra la Conferenza
episcopale canadese (Cecc/Cccb) e l’Alleanza Cristiana e Missionaria (Christian and
Missionary Alliance - Cma), una coalizione di 430 comunità evangeliche presente in
Canada dal 1865 e con un’intensa attività missionaria in molti Paesi del mondo. Oggi
e domani – riferisce l’Osservatore Romano - la nuova commissione si riunirà a Toronto
per il suo primo incontro che suggella tre anni di contatti e discussioni informali.
Il tema centrale di questa prima fase dei lavori sarà appunto la possibilità di rafforzare
la presenza cristiana in Canada. Come sottolineato da David Freeman del Cma, che presiede,
insieme a mons. Daniel Joseph Bohan la commissione mista, il passaggio dai contatti
informali a un dialogo ufficiale tra la Chiesa cattolica e Chiese evangeliche rappresenta
un momento significativo per l’ecumenismo, poiché si auspica un’azione che esca dall’ambito
dell’arricchimento personale per aprire una nuova fase nella quale poter riaffermare
i valori irrinunciabili per i cristiani non solo nella società civile, ma anche all’interno
della stessa comunità cristiana e dell’universo multireligioso che caratterizza il
Canada. Un dialogo - ha ricordato Freeman - in cui non mancano le difficoltà, soprattutto
per le profonde differenze teologiche che sembrano costituire un ostacolo insormontabile
alla definizione di un progetto comune di testimonianza cristiana nella società, così
come è avvenuto per decenni, quando le comunità evangeliche si sono scontrate con
la Chiesa cattolica. Nonostante queste difficoltà ha prevalso nell’Alleanza cristiana
e missionaria la decisione di accogliere l’invito della Conferenza episcopale canadese
di dare una forma ufficiale e stabile ai colloqui. In questa decisione ha pesato soprattutto
la valutazione positiva della posizione assunta dalla Chiesa cattolica sul matrimonio
e sulla famiglia con il richiamo al modello biblico e al Magistero. Il progredire
del dialogo, anche a livello informale, ha permesso di cogliere il profondo legame
tra la Scrittura e la liturgia, presente nella Chiesa cattolica, aprendo così nuovi
spazi di confronto con le comunità evangeliche. Con la creazione della commissione
mista la Conferenza episcopale canadese conferma il proprio impegno per la promozione
del dialogo ecumenico e interreligioso, un impegno iniziato durante il Concilio con
la partecipazione nel 1965 al dialogo teologico cattolico-ortodosso nordamericano
e proseguito con la nascita di una Commissione anglicano-cattolica nel 1971, con quella
per il dialogo con la Chiesa Unita nel 1974 fino a quella con i vescovi ortodossi
canadesi nel 2001, senza dimenticare il Gruppo di lavoro ebraico-cristiano attivo
fin dal 1977. (L.Z)