Thailandia. Il nunzio ai profughi birmani: "la Chiesa non vi ha dimenticato"
“Non siete stati dimenticati e siete nei nostri cuori”. Con queste parole mons. Giovanni
d’Aniello, da sette mesi nunzio apostolico in Thailandia, Myanmar, Cambogia e Laos
si è rivolto ai rifugiati birmani del campo profughi di Tham Hin nella provincia tailandese
di Ratchaburi, dove si è recato in visita ieri. Il campo, allestito nel 1997, accoglie
9.500 persone, in maggioranza Karen, etnia perseguitata dal regime militare in Myanmar.
Durante la visita – riferisce l’agenzia Ucan - mons. d’Aniello ha celebrato una Messa
e ha visitato l’ospedale e un’azienda agricola nel campo. Agli ospiti il presule ha
voluto esprimere la sua solidarietà personale, ma anche della Chiesa, con tutti i
profughi birmani ospitati in Thailandia: “Lo scopo della mia visita qui è di dimostrarvi
la mia amicizia e solidarietà e di farvi sapere che la Chiesa vi è vicina, perché
siete parte della sua vita e della sua missione”, ha detto ricordando l’impegno profuso
dalla Chiesa per i rifugiati. “Oggi voglio incontravi tutti, voglio ascoltare le vostre
storie e cercare di capire meglio non solo le vostre sofferenze e difficoltà, ma anche
le vostre speranze per un futuro migliore”, ha aggiunto il nunzio. In tutto sono
nove i campi profughi che ospitano profughi birmani in Thailandia , per un totale
di 150mila persone. Ad assisterli, insieme ad altre Ong, c’è la Caritas Thailandia
e il suo Ufficio cattolico per gli aiuti di emergenza e i rifugiati che lavora in
stretta collaborazione con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati
(Unhcr). (L.Z.)