2011-03-22 08:25:16

Nuovi raid sulla Libia. Contrasti nella coalizione sul comando unico della missione


Terza notte di raid aerei della coalizione internazionale sulla Libia. Colpite Tripoli, Sabah e Sirte, città natale di Gheddafi, che di tutta risposta schiera centinaia di scudi umani intorno agli obiettivi sensibili, mentre continua a martellare Misurata, tornata sotto il controllo dei lealisti. Molte le vittime per le ritorsioni del regime. Sentiamo Amina Belkassem:RealAudioMP3

Intanto i Capi delle Diplomazie dei Ventisette, riuniti ieri a Bruxelles per il Consiglio degli Esteri, hanno deciso di aumentare le sanzioni contro il regime libico: il congelamento di beni e visti sarà esteso a 11 persone, che vanno ad aggiungersi alle 27 già previste, e altre nove entità finanziarie saranno sottoposte a misure restrittive. Se i Ministri degli Esteri si sono, però, dimostrati compatti sull’inasprimento delle sanzioni, è sulla guida delle operazioni in Libia che le divergenze sono invece nette. Laura Serassio: RealAudioMP3

Ma quali effetti potrà avere sul proseguimento della missione “Odissea all’alba” la mancanza per il momento di un unico comando? Giancarlo La Vella lo ha chiesto a Paolo Mastrolilli, esperto di politica estera del quotidiano La Stampa, raggiunto telefonicamente a Trapani: RealAudioMP3

Dall’Iran intanto giungono le reazioni dell’ayatollah Ali Khamenei. La guida spirituale della Rivoluzione Islamica condanna Gheddafi per “come continua a trattare il suo popolo”, dichiara in un discorso televisivo. Ma pesanti accuse sono rivolte anche all’Occidente e contro l’intervento militare in Libia “mirato – sottolinea – solo al petrolio”.

Emergenza Libia in primo piano, ovviamente, anche in Italia, dove ieri si è tenuto un Consiglio dei Ministri straordinario, e dove non mancano le divisioni politiche sulla partecipazione italiana alle operazioni militari. Giampiero Guadagni: RealAudioMP3

Ancora nessuna notizia del rimorchiatore italiano “Asso Ventidue”, sequestrato da uomini armati due giorni fa nel porto di Tripoli, a bordo del quale vi sono 8 italiani. Secondo le ultime dichiarazioni, non vi sarebbero state richieste di riscatto e non si conoscono i motivi del sequestro. Il mezzo, vigilato da un sistema satellitare, è ancora nelle acque libiche ma resta ignota la rotta.








All the contents on this site are copyrighted ©.