Nel mondo oltre ottocento
milioni di persone non hanno accesso all’acqua pulita mentre in Africa è un diritto
negato per quattro persone su dieci. Nella ‘Giornata mondiale dell’acqua’ del
22 marzo occorre riflettere a fondo su quali politiche concrete adottare per riequilibrare
equamente la distribuzione di questo bene vitale. Infatti, a un sud del mondo dove
muoiono ogni giorno decine di bambini per malattie legate alla mancanza di acqua corrisponde
un nord opulento dove l’acqua viene consumata in modo indiscriminato o addirittura
sprecata. Il caso emblematico è quello dell’Italia: secondo l’Istat, nel 2008 gli
acquedotti del Belpaese hanno avuto perdite di oltre il 47% mentre il consumo pro-capite
si è impennato in soli dieci anni.